Abstract:
Quello della pubblicità, è da sempre un mondo affascinante: nelle campagne meglio riuscite, l’azienda riesce a creare nel consumatore un bisogno nuovo, di cui prima, probabilmente, non esisteva nemmeno l’idea e che invece, pochi secondi più tardi, è diventato quasi necessario, senza aver capito bene come sia avvenuto il passaggio tra le due fasi.
È per questo infatti che Raymond Willams definisce la pubblicità come un “Sistema Magico”, un sistema che riesce a giocare con i sentimenti delle persone, ma che non tutti sanno innescare.
In un mondo in cui la crescita tecnologica fa ogni anno passi da gigante, diventa sempre più semplice per un’azienda trovare i mezzi con cui creare un’efficace campagna pubblicitaria a livello globale, ma non c’è solo questo. Per quanto i mezzi posseduti possano essere all'avanguardia, è importante soprattutto tenere conto di altri, importanti fattori, quali le caratteristiche del mercato in cui si intende operare, le sue usanze, la sua cultura.
La conoscenza della cultura locale è l’elemento fondamentale da tenere in considerazione nella creazione di una qualsiasi campagna pubblicitaria che deve necessariamente avere degli elementi propri e caratteristici di ogni paese, nel caso specifico della Cina.
Con il termine “cultura” però, non si intende soltanto l’insieme dei valori derivanti dalla filosofia e dall'arte di questa civiltà che vanta cinquemila anni di storia, ma mira ad avere un’accezione più ampia, considerando in particolare le leggi, ritenute quasi sacre da tutta la popolazione cinese.
Con il presente elaborato si vuole analizzare come fenomeno della pubblicità si sia fatto strada in un paese come la Cina, prendendo in esame non solo gli elementi storici ma soprattutto quelli legislativi.
Verrà inizialmente analizzata in breve la prima Legge sulla Pubblicità della RPC entrata in vigore nel 1995, per poi concentrarsi sul suo recente emendamento del 2015.