La ricerca parte dal presupposto che la relazione può accrescere la qualità dell’apprendimento e che esiste un nesso fondamentale tra capitale sociale e formatività. L’ipotesi che ci si propone di dimostrare in questo lavoro è che la formatività delle interazioni è direttamente proporzionale al capitale sociale, e che la connessione tra questi due elementi aumenta la qualità del processo di apprendimento dei percorsi di formazione on-line. In modo particolare, il capitale sociale rappresenta una risorsa per aumentare la formatività dei forum didattici, e può apportare un notevole valore aggiunto all’e-learning, configurandosi come knowledge bridge tra l’apprendimento formale e il nuovo scenario di apprendimento informale del Web 2.0. La ricerca è stata condotta analizzando 124 forum di due corsi post- universitari afferenti al percorso di specializzazione per l’insegnamento secondario (SSIS). Ma la valorizzazione del capitale sociale e del suo potenziale formativo è importante non solo per il mondo accademico e della formazione “istituzionalizzata”, ma anche per quello delle imprese; prova ne è la crescente importanza del concetto di enterprise 2.0 e dei forum per l’abilitazione di nuovi modelli organizzativi basati sul coinvolgimento diffuso, la collaborazione emergente, la condivisione della conoscenza e lo sviluppo e valorizzazione di reti sociali interne ed esterne all’organizzazione. La ricerca è partita da un’analisi della letteratura esistente, che ha incrociato l’approccio socio-costruttivista e gli studi sul capitale sociale. In modo particolare, si è analizzata la valenza formativa delle teorie del capitale sociale focalizzate sulla dimensione strutturale della rete (teoria dei buchi strutturali di Burt) e la valenza autopoietica delle rete stessa, che apporta valore che si autogenera anche nella dimensione individuale del discente. Dalla ricerca sono scaturite varie riflessioni, frutto dell’analisi dell’intreccio tra capitale sociale e formatività nelle due dimensioni: bonding (tipica delle strutture reticolari ad alta densità quali la classe virtuale di un corso on-line), e bridging (caratteristica delle reti estese, quali i social network). Su tale intreccio trovano unità anche pensiero e azione, teoria e prassi, che si sviluppano e si autoalimentano in un crescendo che va dalla generazione di nuova conoscenza all’orientamento all’azione significante, attraverso tre distinti step: – cultura di appartenenza – costruzione delle multi-identità – glocal/knowledge culture; – sviluppo prossimale – sussidiarietà – riflessione sistemica; – mobilitazione cognitiva – progettualità – reciprocità. Dai forum, la riflessione sulla valenza formativa del capitale sociale nei corsi on-line coinvolge anche gli attori della formazione (in primis i tutor on-line, veri “creatori” di buchi strutturali per la costruzione di ponti di conoscenza tra reti diverse), e i contenuti didattici (con la proposta della creazione di Bridging Learning Object). Il lavoro si conclude con una riflessione sui futuri scenari dell’e-learning, in cui non è tanto l’ampiezza della rete e la diffusione dei social network a innestare nuove opportunità di crescita, quanto piuttosto la capacità di comprendere strutturalmente le potenzialità della rete in cui il discente è inserito, e di saperle “sfruttare” per progettare delle azioni significative in diversi contesti di vita.
The research assumes that the relationship can improve the quality of learning and that there is an important link between social capital and formativity. The hypothesis that we will demonstrate in this work is that the formativity of the interactions is directly proportional to the social capital, and that the connection between these two elements increases the quality of the learning process of online training courses. In particular, the social capital acts as a resource to increase the formativity of the didactic forums, and can bring a significant added value to e-learning, taking shape as a knowledge bridge between the formal and new informal learning scenario of the Web 2.0. The research was conducted by analyzing 124 forums of two postgraduate courses related to the path of specialization for the training of secondary school (SSIS). However, the enhancement of social capital and its educational potential is important not only for the academic and “institutionalized” training, but also for the enterprises, the proof being the growing importance of the concept of “Enterprise 2.0” and of the forums for the implementation of new organizational models based on diffuse involvement, emergent collaboration, knowledge sharing and on the development and valorization of social networks inside and outside the organizations. The research started analysing the existing literature, which crossed the social-constructivist approach and the studies on social capital. In particular, it has been examined the formative value of the theories on social capital focused on the structural dimension of the network (Burt’s theory of structural holes) and the autopoietic value of the network itself, which brings in auto-generating value, also in the learner’s individual dimension. The research led to several considerations, based upon the analysis of the connection between social capital and formativity in two dimensions: the bonding one (typical of high-density reticular structures, such as the virtual classroom of an online course), and the bridging one (typical of large networks, such as social networks). This connection brings unity also to thought and action, theory and practice, growing and becoming self-reinforcing, in a crescendo that goes from the generation of new knowledge directed to meaningful action, through three distinct steps: - culture of belonging - construction of multi-identity - glocal / knowledge cultures; - proximal development - subsidiarity - systemic thinking; - cognitive mobilization - planning - reciprocity. From the forums, the reflection on the educational value of social capital in online training courses also involves the actors of training (in first instance the online tutors, true “creators” of structural holes to build knowledge bridges among different networks), and the educational content (with the proposal of the creation of Bridging Learning Objects). The work ends with a reflection on future e-learning scenarios, in which is not so much the size of the network and the spread of social networks to engage new opportunities for growth, but rather the ability to structurally understand the potential of the network in which the learner is inserted, and knowing how to “exploit” these factors to plan significant actions in different contexts of life.