Abstract:
In questo elaborato si è voluto approfondire una tecnica, che negli ultimi anni si è molto sviluppata e utilizzata per la costruzione, soprattutto, di infrastrutture e opere pubbliche: il project financing.
Questa tecnica finanziaria ha una duplice utilità: da un lato permette alla Pubblica Amministrazione di realizzare un’opera di pubblica utilità, per la quale non avrebbe altrimenti le risorse necessarie per realizzarla interamente, o senza spendere un soldo o con un piccolo investimento; dall’altro lato consente a uno o più privati, mediante la costituzione di una società apposita chiamata società di progetto, di poter partecipare al bando di gara per l’assegnazione della concessione e della gestione, di poter indebitarsi per la realizzazione dell’opera senza che questo debito gravi sulla situazione patrimoniale di ciascuno dei proponenti, poiché ricade interamente nel bilancio della SPV, e di poter ripagare il finanziamento ricevuto mediante i flussi di cassa generati dalla gestione dell’opera costruita.
Visto l’importanza che il project financing riveste nel settore pubblico e privato, in questo elaborato è stata analizzata da un punto di vista normativo e strutturale questa tecnica, focalizzandosi sul documento più importante che il promotore deve realizzare, ossia il piano economico finanziario.
Si è poi proposto un caso pratico, che è stato seguito dallo studio commercialista, in cui lo scrivente sta esercitando il praticantato abilitante alla professione: si è descritto, in primis, il settore di riferimento, con un’analisi delle altre imprese e degli altri project financing che sono stati eseguiti in Veneto.
Infine, si è descritto il progetto di finanza trattato: prendendo in considerazione il bando di gara del comune di Conegliano, si è realizzato un progetto di finanza, nel quale il promotore ha proposto alla amministrazione comunale di gestire la manutenzione ordinaria e straordinaria dei cimiteri comunali allo stesso prezzo che oggi il comune sostiene per la mera gestione ordinaria.
In cambio il proponente dovrebbe ottenere una concessione pluriennale e realizzare un’area crematoria, con la quale effettuare il servizio di cremazione.
L’aspetto innovativo sta nel fatto che, a parita’ di costi, la pubblica amministrazione potrebbe risparmiare investimenti in opere di manutenzione per circa 6 milioni di euro, fondi che al momento non sarebbero neppure minimamente disponibili.
D’altra parte l’imprenditore attraverso nuove politiche di gestione cimiteriale ed i proventi della cremazione potrebbe garantirsi un ricavo praticamente certo per tutta la durata della concessione ed ottenere un TIR finale soddisfacente.