Abstract:
La Sardegna, un’isola al centro del mediterraneo, conosciuta maggiormente per le sue coste, caratterizzate da spiagge e acque da togliere il fiato. Ma la Sardegna può essere davvero solo mare? Sono convinta di no, ed è proprio questo l’obiettivo del mio elaborato, ovvero presentare e valorizzare quelle che sono le bellezze racchiuse all’interno di questo scrigno millenario, al fine di poter dimostrare come la valorizzazione di queste importanti risorse possa essere un valido “aiuto” alla destagionalizzazione del turismo nell’Isola. La destinazione turistica oggetto del lavoro è il Supramonte un complesso montuoso che si estende per circa 35.000 ettari di terreno, abbracciando i territori di Baunei, Dorgali, Oliena, Orgosolo e Urzulei; area conosciuta per lo più per il suo tormentato passato come luogo di prigionia dei più importanti sequestri del trentennio successivo al secondo dopoguerra.
Il capitolo iniziale illustrerà un quadro generale sulla storia della Sardegna, come e quando è nato il turismo nell’Isola, i trasporti e un’analisi della situazione turistica corrente, con particolare riferimento alla problematica dei trasporti verificatasi negli ultimi mesi. Successivamente verrà descritto il Supramonte, la sua storia e i suoi aspetti geografici e morfologici che hanno dato origine a vere e proprie bellezze naturali come il più grande Canyon d’Europa “La Gola di Gorropu”, il terzo capitolo verterà sul turismo nell’area montana del Supramonte e nelle aree costiere adiacenti, soffermandosi sulle nuove pratiche turistiche da svolgere nel territorio, dal trekking alle escursioni in canoa lungo il fiume Cedrino, dal climbing alle escursioni a cavallo, senza tralasciare l’importanza “de sos Coiles”, gli antichi ovili dei pastori sardi, una semplice architettura rurale vista oggi come un’importante risorsa di turismo sostenibile.
Il quarto capitolo analizzerà invece il sistema turistico nell’area Supramontina, l’offerta e la domanda turistica presente, la capacità ricettiva e il movimento turistico; concludendo il lavoro analizzando il progetto pilota Supramonte finalizzato al rafforzamento, valorizzazione e promozione dell’entroterra Sardo puntando al riuso delle vecchie case cantoniere, alla costruzione di piccoli rifugi a basso impatto ambientale destinati all’accoglienza turistica, alla creazione di un marchio e di un piano di comunicazione.