Abstract:
Il presente elaborato riguarda il tema della contraffazione attraverso un focus dettagliato di un caso giudiziario, di rilevanza nazionale, riguardante il colosso della pasta Barilla ed una piccola azienda abruzzese.
Nel primo capitolo il tema principale è per l’appunto la vicenda giudiziaria intercorsa tra le aziende sopracitate, in cui la ricorrente Barilla chiede che l’attività della resistente Italy Fashion venga inibita a causa dei comportamenti posti in essere da quest’ultima, riscontabili nelle condotte illecite dell’ex. Art. 2598 cod. civ facenti parte della cosiddetta concorrenza sleale. Altresì, all’interno dello stesso paragrafo si pone l’attenzione anche al giudizio elaborato dal Tribunale di Milano riguardante i marchi Barilla Mulino Bianco, in relazione alla loro notorietà e alle rispettive forme dei prodotti presi in esame.
Il secondo capitolo riguarda la giurisprudenza italiana e comunitaria circa il marchio e tutte le vicende inerenti ad esso; inoltre verrà dimostrata la definizione del c.d. marchio che gode di rinomanza in virtù delle nuove leggi post riforma del 1992 (riforma della legge sui marchi) e del marchio di forma di fatto, ossia quando le forme proprie del prodotto siano diventate notorie all’interno di un dato mercato.
L’ultimo capitolo riguarda per l’appunto la contraffazione, le condotte illecite e le motivazioni che spingono aziende follower a proporre sul mercato prodotti contraffatti ed inoltre le conseguenze che tali azioni provocano all’interno del business italiano.