Abstract:
Nel lavoro sviluppato si è cercato di fare emergere un quadro certamente incompleto, ma indicativo per la comprensione dello stato attuale della disciplina del restauro. La questione di fondo che si è tentato di mettere in luce e alla quale oggi occorre dare una risposta chiara, consiste nel riconoscere o meno la validità della Teoria del restauro di Cesare Brandi in rapporto all’arte contemporanea. Ovvero, molti restauratori, soprattutto in Italia, negli ultimi decenni si sono domandati: la Teoria è applicabile anche al contemporaneo? Se si, in quale misura?
In considerazione del fatto che l’arte contemporanea è più composita e articolata rispetto al moderno, sono emerse nel campo della teoria dell’arte numerose riflessioni filosofiche interessate a individuare il nuovo orizzonte all’interno del quale si dispiegano le pratiche artistiche contemporanee, d’altra parte tale complessità ha richiesto indagini scientifiche e studi nell’ambito del restauro orientati a definire un nuovo modus operandi all’interno dei musei.
Abbiamo visto che la conservazione dell’arte contemporanea è una disciplina giovane, che si è sviluppata alla fine degli anni Sessanta a partire da casi di deterioramento imprevisto di opere d’arte che avevano solo pochi anni di vita. Da allora sono stati fatti molti passi in avanti. La ricerca scientifica ha messo a punto nuovi studi, oggi molto avanzati, attinenti alla composizione chimica dei materiali non tradizionali, al monitoraggio delle loro fasi di invecchiamento in base all’interazione con l’ambiente e all’individuazione di materiali e tecniche innovative di restauro con i quali affrontare il degrado fisico dell’oggetto artistico. Nel corso di una breve ricostruzione storica degli esordi del dibattito internazionale, si è visto che dopo una prima fase di ricerca prettamente scientifica gli interessi degli esperti si sono incentrati anche sull’analisi critica delle maggiori problematiche relative all’arte contemporanea. Verso la fine degli anni Ottanta, nell’ambito di convengni e incontri internazionali, si è avviato un vero e proprio processo di riflessione e di ricerca che si è espresso nella definizione di nuovi criteri standard elaborati in rapporto alle specificità dell’arte contemporanea. Queste specificità costituiscono l’altro grande tema del dibattito internazionale sulla conservazione dell’arte contemporanea. Prendendo come orizzonte temporale il decennio 1997-2007 si è tentato di segnalare i nuovi orizzonti di ricerca. Alla luce della letteratura di cui si è dato conto nel corso del lavoro, affiora con forza un dato: l’urgenza di promuovere una nuova riflessione teorica, da rinviare anche al quadro metodologico elaborato in questi ultimi anni.