Abstract:
L’idea di purezza è un valore trasversale nella società indiana. Influenzando regole e dettando precetti in diversi campi sociali, si fa modello in materia di condotta personale, salute e giustizia. Plasma il concetto dell’intoccabilità e limita l’accesso ai beni materiali e di prima necessità.
Prendendo in considerazione le donne indiane, una tale idea è naturalmente macchiata dalla piaga mestruale, evento liminale da controllare attraverso rituali e accorgimenti. Appesantite dall’impurità derivante dall’evento mestruale e dalla mancanza di una nascita ritualistica, le donne indiane vedono l’unica possibilità di purezza nel matrimonio in età precoce. Il matrimonio prematuro, passaggio spirituale alla pubertà, è il mezzo per controllare la sessualità della donna indiana attraverso la supervisione sulla sua verginità e la gestione del flusso mestruale.
Il primo capitolo analizza lo stigma invalidante e sporco delle mestruazioni, tentando di dimostrare come mestruazioni e matrimoni precoci rappresentino l’accesso, rispettivamente biologico e spirituale, alla pubertà. Un accesso controllato dall’uomo.
Il secondo capitolo esamina le origini e le cause dei matrimoni precoci, gettando una lente sulla situazione attuale e sulla legislazione attinente.
Il terzo capitolo è il prodotto di una ricerca primaria e secondaria sul campo, il cui scopo è studiare l’impatto delle mestruazioni e dei matrimoni prematuri sulla salute e l’educazione della donna indiana, e dunque sulla parità di genere. I dati sono stati raccolti svolgendo una indagine empirica in Uttar Pradesh occidentale, attraverso osservazione diretta, discussioni informali e interviste.
Il presente lavoro si pone l’obiettivo di fungere da modello base per l’operato di organizzazioni non governative locali ed internazionali la cui volontà sia quella di intervenire nel settore del WASH e dei matrimoni prematuri nella zona dal qui presente studio considerata.