Abstract:
Lo studio che viene sviluppato nei capitoli che seguono si focalizza sulle relazioni economiche e commerciali tra il Messico e il Giappone dalla spedizione Hasekura fino ai tempi odierni. Dall’istituzione delle relazioni diplomatiche tra il Giappone e il Messico nel 1888, i legami economici e politici bilaterali sono stati caratterizzati per il loro dinamismo, grazie al quale questi due Paesi sono riusciti a costruire dei legami di amicizia e di cooperazione.
I rapporti tra i due Paesi, iniziati con l’incontro tra Rodrigo di Vivero e Velasco e Iyeyasu nel 1609 in Giappone, si approfondirono con la firma del Trattato bilaterale di Amicizia, Commercio e Navigazione sottoscritto nel 1889. Il periodo del dopoguerra generò un clima propizio per normalizzare i flussi del commercio, degli investimenti e per riprendere i rapporti di collaborazione tra i due Paesi. La rapida trasformazione del Giappone in un importante contribuente del sistema di cooperazione internazionale si consolidò, portandolo a ricoprire un ruolo attivo nella politica internazionale verso il resto del mondo. In tal senso l’America Latina ed il Messico in particolare vennero sostenuti attraverso il Comitato per l’Assistenza Ufficiale allo Sviluppo (AOD) giapponese. Era proprio in questi Paesi che Tokyo stava cercando di rafforzare la sua presenza.
La strategia del nuovo presidente messicano Luis Echeverria (1970-76), considerava il Giappone come il partner perfetto per espandere le sue relazioni economiche. Dopo la crisi petrolifera del 1973, il Giappone cercava una nuova fonte di materie prime e di energie come parte della sua nuova dottrina di “sicurezza economica”. I rapporti commerciali e finanziari con il Messico crebbero rapidamente dopo la scoperta delle nuove riserve petrolifere messicane, che trasformarono il Paese in uno dei più importanti esportatori di petrolio tra quelli che non facevano parte del cartello della OPEC.
Il periodo di ricchezza economica messicana però si concluse con la crisi dell’indebitamento estero degli anni ‘80. Non fu facile per il Messico recuperare il rapporto di fiducia che aveva con il Giappone. Sebbene tra il Messico e il Giappone ci fosse un rapporto di amicizia diplomatica, negli anni ’90 le imprese giapponesi non erano più fiduciose di espandere i propri rapporti economici poiché si ricordavano della grave crisi finanziaria del 1980. Nonostante tutto il Giappone ripose la sua fiducia di nuovo nel Messico, fattore che rappresentò la spinta necessaria per la ripresa economica messicana degli anni ’90 e portò ad un notevole aumento degli investimenti di Tokyo in Messico.
Nel 2000 il commercio bilaterale superò i 7 miliardi di dollari statunitensi e negli ultimi sedici anni gli investimenti giapponesi in Messico sono cresciuti in modo significativo. Al momento le imprese giapponesi con sede in Messico sono più di 400. Tra i settori dell’industria messicana che più hanno attratto le compagnie giapponesi troviamo quello dell’industria automobilistica. In particolare in questo studio è stato preso in considerazione il caso del Gruppo Nissan.
Al giorno d’oggi il Giappone è uno dei più importanti partner economici del Messico dal punto di vista della quantità di investimenti, del numero di accordi bilaterali, del valore delle operazioni finanziarie e della portata dei programmi di cooperazione tecnologica.
Lo studio svolto nei capitoli di questo lavoro cercherà di rappresentare la storia dei rapporti commerciali tra il Messico e il Giappone mettendo in luce sia i momenti salienti che le difficoltà affrontate tra due paesi così culturalmente e geograficamente lontani che hanno saputo instaurare un ottimo rapporto commerciale, finanziario e diplomatico.