dc.contributor.advisor |
Tosi, Loris |
it_IT |
dc.contributor.author |
Vecchiato, Caterina <1989> |
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dc.date.accessioned |
2017-02-23 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2017-05-08T03:46:53Z |
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dc.date.issued |
2017-03-23 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/9635 |
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dc.description.abstract |
Per superare la crisi che ha investito anche il tessuto produttivo, causata dal processo di globalizzazione e dalla progressiva caduta degli ostacoli alla libera circolazione, sono state studiate ed attivate sia a livello mondiale che a livello europeo, misure di carattere fiscale a sostegno dell’attività di ricerca e sviluppo dei beni immateriali delle aziende. Ciò nel condiviso riconoscimento che tali assets forniscono vantaggi competitivi non solo alla singola impresa ma anche all’intera economia di un paese in quanto possono rappresentare dei drivers in grado di generare valore, non solo a livello aziendale.
Anche l’Italia nel corso del 2015 ha varato un nuovo strumento di politica fiscale, il Patent Box regime, con lo scopo di attrarre il capitale degli intangibles, consolidare nel tessuto produttivo interno il valore dei beni intangibili ed incentivare su di essi le attività di ricerca e sviluppo fondamentali per il loro accrescimento. Tale provvedimento fa seguito all’adozione di analoghi istituti già sperimentati da altri paesi dell’Europa, seguendo le raccomandazioni dell’OCSE contenute nel documento Countering Harmful Tax Practices More Effectively, Take into Account Transparency and Substance, Action 5: 2015 Final Report. Tale provvedimento di carattere agevolativo fiscale, è stato introdotto per incentivare la collocazione dei beni immateriali all’interno del territorio nazionale e favorire gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, tutelando anche la base imponibile nazionale e il Made in Italy.
Tuttavia la misura fiscale agevolativa va verificata in un contesto più ampio, almeno a livello europeo, per evitare pratiche fiscali dannose, concorrenza sleale e introduzione di vincoli che limitano di fatto le libertà fondamentali. Lo scopo anche di queste misure deve essere quello di favorire la creazione di uno sviluppo economico e sociale coordinato ed armonizzato. |
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dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Caterina Vecchiato, 2017 |
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dc.title |
Il Patent Box: strumento per la valorizzazione dei beni intangibili |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Amministrazione, finanza e controllo |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2015/2016, sessione straordinaria |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
821028 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Caterina Vecchiato (821028@stud.unive.it), 2017-02-23 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Loris Tosi (loris.tosi@unive.it), 2017-03-06 |
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