Abstract:
Il diritto d’asilo si è configurato come il “diritto ad avere diritti” e spesso è stato considerato come il simbolo e il fondamento dei diritti umani. Pur essendo diventato una sorta di emblema dei diritti umani, allo stesso tempo, esso, molte volte, soprattutto in questi anni, è entrato in crisi.
Il termine asilo deriva dalla parola greca “asylum” e sta ad indicare un luogo sacro e che non può essere violato.
Inizialmente questo termine era legata all’ambito religioso, infatti, certi templi in Grecia erano utilizzati come rifugio per chi tentava di sfuggire ad alcune forme di potere.
In seguito anche nelle chiese cristiane si poteva chiedere l’asilo religioso.
Da sempre quindi, intere popolazioni o singole persone sono state costrette ad abbandonare le loro case, i loro paesi per cercare rifugio altrove per fuggire da conflitti armati , persecuzioni, violenze. E questo allontanamento, questo esilio forzato è uno degli eventi più drammatici e complessi nella vita di un uomo.
Intere popolazioni, ma anche singoli individui, furono costretti ad abbandonare le loro terre basti pensare a ebrei, armeni, eritrei, baschi, curdi, rom.
Con il passare dei secoli, questo flusso di persone aumentò progressivamente, a causa del grande numero di conflitti internazionali e nazionali. Questo fenomeno ha raggiunto proporzioni così vaste che si iniziava a considerare necessario l’intervento delle organizzazioni internazionali quali soggetti responsabili del coordinamento e della gestione degli strumenti di protezione internazionale.
Quindi nei primi anni del ‘900 si è iniziato a ritenere che l’azione dei singoli Stati e delle associazioni caritatevoli non fosse più sufficiente, era necessario dare maggiore spazio al tema dell’asilo all’interno della prima struttura sovranazionale mondiale creata il 28 aprile 1919, la Società delle Nazioni.
Solo con la Convenzione di Ginevra si è giunti a una definizione di asilo. Da questo momento in poi a livello nazionale ma anche sovranazionale, si è cercato di costruire una legislazione adatta a gestire il fenomeno dei richiedenti asilo che con il passare del tempo stava assumendo proporzioni sempre più ampie. Questo lavoro di tesi si occuperà soprattutto di capire come è stata gestita l’accoglienza sia a livello nazionale che a livello comunitario soprattutto alla luce del recente recepimento della direttiva europea da parte dell’Italia.
Questo aspetto è sempre stato al centro di grandi dibattiti sia all’interno dell’Unione Europea che in Italia soprattutto negli ultimi anni in quanto il flusso delle persone che giunge nel territorio europeo e italiano continua ad aumentare sempre più.
Nel primo capitolo descriverò gli strumenti internazionali creati per definire l’asilo e quindi la Convenzione di Ginevra e il protocollo di New York. Nel secondo capitolo farò un breve excursus sull’evoluzione della disciplina all’interno della comunità europea e mi concentrerò sulle direttive più importanti. Nel terzo capitolo parlerò della legislazione italiana in tema di asilo e delle procedure per il riconoscimento dello status di rifugiato utilizzate in Italia. Nel quarto capitolo descriverò le nuove forme di accoglienza alla luce del recepimento della direttiva europea.