Abstract:
La Galleria d'Arte Moderna di Bologna, istituzione comunale nata tra le due guerre, dal 1975 ha sede presso il quartiere fieristico dove vi permane per oltre trent'anni. In questo periodo si distingue per l'organizzazione di importanti eventi d'arte contemporanea, focalizzandosi sia sui grandi nomi della scena mondiale sia sulla promozione di talenti locali ed emergenti. Nel 2005, sotto la direzione di Gianfranco Maraniello, la GAM è oggetto di un completo ripensamento che la vede trasferita presso l'edificio dell'ex Forno del pane, luogo carico di storia e di valenze sociali, situato nel neonato distretto culturale nel cuore della città. Si trasforma quindi in MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna ed assume una nuova configurazione istituzionale, dotata di autonomia decisionale e finanziaria. Al MAMbo fanno capo diverse sedi distaccate, tra le quali figura il Museo Morandi con un prezioso corpus di oltre 250 opere del pittore bolognese, donate al Comune dai suoi eredi. Nella nuova sede del MAMbo trova spazio anche un'esposizione organica della collezione permanente della ex GAM, frutto di una oculata politica di acquisizioni condotta dagli anni 60 ad oggi. Senza mai trascurare di perpetuare la politica culturale della GAM, promuovendo gli artisti locali ed emergenti, il MAMbo nei suoi dieci anni di attività è stato teatro di grandi mostre di portata internazionale, inserendosi a pieno titolo nella costellazione dei Musei d'Arte Contemporanea in Europa.