Abstract:
Il cinema sembra concepito da Sorrentino come una vera e propria arte figurativa, a tratti contemporanea, rinascimentale e barocca che fa del grottesco e dell’iperreale la sua modalità espressiva.
Attraverso la sua conoscenza e l’interesse storico-artistico, il regista riesce ad utilizzare nei suoi film una grandissima fascinazione estetica che ben si collega all’arte contemporanea.
Da L’uomo in più a The Young Pope l’elaborato analizza le caratteristiche principali del cinema di Paolo Sorrentino: la minuziosa costruzione dei personaggi; il profondo uso della musica; le ricercate ambientazioni; i criptici monologhi e il contatto con le arti visive.
Proponendo un approfondimento delle relazioni che vi sono tra il cinema dell’autore e la storia dell’arte: a partire dalle citazioni, i remake, e i tableau-vivant presenti nelle sue immagini, per arrivare alle più ampie considerazioni, analisi e critiche che Sorrentino utilizza come strumenti della sua narrazione.