Abstract:
La comunicazione archeologica è un ambito di studio multiforme. Ad esso, infatti, ci si può approcciare da varie angolazioni. Nella presente ricerca ci siamo focalizzati sulla comunicazione archeologica di tipo didattico-divulgativo, intravedendo in questo contesto una serie di potenzialità che permetterebbero di riscattare la disciplina archeologica agli occhi di coloro che la percepiscono in modo sbagliato. Prendendo in esame le strategie adoperate per comunicare con i pubblici di musei e aree archeologiche statali, ci siamo posti due obiettivi. In primo luogo, verificare quali problematicità sono insite negli strumenti adoperati e nei progetti promossi dagli archeologi. In secondo luogo, discutere nuove proposte per la comunicazione archeologica, sostenendo che le aree archeologiche possiedono un maggiore potenziale per quanto riguarda la divulgazione didattico-ludica. Questo perché crediamo che la valorizzazione e fruizione in situ, quando possibile, possano offrire un’interazione più efficace con quanto promosso dagli archeologi oggi, giacché aree e parchi archeologici possiedono un forte potere di memoria collettiva. Poiché il sostegno e la partecipazione attiva della collettività sono elementi indispensabili all’evoluzione di questa disciplina, gli specialisti devono capire prima di subito che, senza un radicale cambio di prospettiva, l’archeologia italiana non andrà mai da nessuna parte e resterà agli occhi della contemporaneità una scienza autoreferenziale, sorda e sterile.