Abstract:
Se in ambito cinematografico la vendetta non ha mai costituito un vero e proprio genere autonomo come quello dei film western o di fantascienza, è vero, tuttavia, che rappresenta un tema ricorrente in molte pellicole, tanto da trainarne la trama, in alcuni casi. In Giappone, sin dai tempi antichi, le storie di vendetta sono alla base di molti racconti e leggende e quelle stesse storie sono state spesso riprodotte e descritte in numerosi film. Tutto ciò è dovuto al particolare rapporto che il Giappone ha avuto con la vendetta e la sua istituzionalizzazione.
In questo elaborato, che conclude il mio percorso di studi, analizzo Shurayukihime, una serie, composta da due film, tra le più rappresentative sul tema della vendetta femminile in Giappone. A ispirarmi è stata proprio la recente pubblicazione (2014) dell'omonimo manga, tradotto in italiano per la casa editrice Jpop, scritto da Koike Kazuo e disegnato da Kamimura Kazuo tra il 1972 e il 1973, al quale i due film si ispirano. Vero e proprio capolavoro del genere pinky violence, Surayukihime ha costituito un punto di riferimento per altri lavori successivi, tra i quali i due film della serie Kill Bill diretti da Quentin Tarantino.
Questa tesi si prefigge, inoltre, l'ulteriore scopo di fornire un'analisi approfondita del contesto storico, sociale e culturale riguardante le tematiche-chiave del film - concentrandosi in particlare sulla figura dell'antieroe - e del genere cinematografico al quale esso appartiene.