Abstract:
Il Giappone dopo la guerra dell’Asia e del Pacifico ha subito notevoli trasformazioni, eppure la rappresentanza politica femminile a livello locale e nazionale ha continuato a registrare una esigua percentuale. Sono state elaborate numerose teorie per spiegare i motivi della sotto rappresentanza femminile in politica e ciò che emerge è che non esiste una sola causa, ma sono coinvolti numerosi fattori. Prendendo a modello la teoria elaborata da Iwanaga Kazuki si analizzerà il caso del Giappone per capire quali agevolazioni limitino la rappresentanza politica femminile. L’analisi delle agevolazioni contestuali riguarda la struttura socio-economica e culturale in cui le donne sono inserite. Lo stesso ruolo della donna ha subito notevoli mutamenti ed è cambiata la percezione di ciò che è ritenuto appropriato. Una radicata parità di genere nella società e nell’ambito lavorativo alimenta la fiducia delle donne, che quindi possono sentirsi più sicure nell’intraprendere una carriera politica. Le agevolazioni istituzionali invece sono correlate al sistema politico ed elettorale in cui le donne devono competere. Il sistema elettorale può in modo più o meno diretto contribuire a limitare le opportunità politiche delle donne, ma i partiti ed i leader possono lavorare per favorire l’inclusione di un numero maggiore di donne. Attraverso l’analisi di queste due agevolazioni emergeranno le criticità che hanno limitato la rappresentanza politica femminile in Giappone.