Abstract:
La tecnologia 3D è un argomento del quale si parla molto negli ultimi tempi. Gli avanzamenti che si sono compiuti in questo settore hanno permesso non solo al mondo dello spettacolo di rivoluzionare il modo di vedere la realtà ma hanno consentito anche a diversi settori disciplinari di sfruttare le caratteristiche di questa tecnologia per abbattere barriere metodologiche. Il primo capitolo può essere considerato come una premessa teorica nella quale si entra nel dettaglio del 3D e il rapporto che esso ha con i Beni Culturali e più specificamente con l’archeologia. Ho deciso di approfondire la validità e l’applicabilità di tale strumento nelle diverse fasi della ricerca archeologica, nell’intento di descrivere, spiegare e interpretare in chiave moderna il patrimonio culturale. Il secondo capitolo si traduce nel tentativo pratico di ricreare digitalmente un’opera della statuaria ellenistica presente nel Museo archeologico nazionale di Venezia: il galata in ginocchio. L’intenzione è stata quella di mettere in atto una campagna di rilievo fotografico con l’obbiettivo di progettare e realizzare un modello tridimensionale utilizzando immagini digitali ed elaborarle posteriormente con software low cost ed open source. Il lavoro quindi, è stato impostato secondo l’utilizzo di mezzi alla portata di tutti, reperibili anche on line e possibilmente finalizzato a facilitare la lettura e rendere fruibili quei reperti a quali si vuole dare una maggior visibilità. Ho voluto inoltre utilizzare queste metodologie non solo per la ricerca archeologica, ma anche come metodo di comunicazione alternativo per far conoscere reperti conservati nei magazzini dei poli museali che in qualche modo non hanno incontrato spazi adeguati per la loro esposizione.