Abstract:
I cambiamenti indotti dall'apertura internazionale nel sistema manifatturiero hanno messo in stretta relazione realtà economiche molto differenti. In particolare, il processo di offshoring delle attività ad alta intensità di lavoro (primo fra tutti il manifatturiero del fashion) verso aree dell'economia mondiale dove il costo del lavoro è molto inferiore, ha trasformato in grandi importatori i Paesi un tempo produttori ed esportatori. Questo processo ha portato all'erosione di molti commons industriali - competenze lavorative, tradizioni produttive, relazioni di fornitura - determinando un cambiamento rilevante della struttura interna sia del paese che oggi importa sia il paese che ospita l’apparato produttivo. L’equilibrio che si è formato in seguito a questi cambiamenti non è sostenibile a lungo termine. La mancanza di forme di tutela del lavoro, di leggi per la salvaguardia dell’ambiente stanno creando costi crescenti, di cui il prodotto finito non tiene conto.
La tesi intende analizzare come, attraverso la ricostruzione del commons dell'industria, si può generare un valore aggiunto che può essere sostenibile e condiviso, innescando un circolo virtuoso del valore.