Abstract:
Negli ultimi dieci anni un’ondata di acquisizioni fondiarie su larga scala ha investito, e continua tutt'ora, sia i paesi del Sud del mondo, sia quelli del Nord. Questo elaborato cerca di inquadrare il fenomeno del land grabbing sia come risultato diretto di tre decadi di politiche Neoliberiste, sia come loro elemento funzionale nella creazione di masse di lavoratori precari a basso costo. In Cambogia, il nesso tra tali "furti di terra" e l’emergere di sacche di disoccupazione e sotto occupazione sta diventando una realtà diffusa, direttamente collegata alla perdita della terra e al forte peggioramento della qualità della vita che ne consegue. Ricerca diretta, condotta sul campo presso il villaggio di Thmor Samleang, nella provincia di Kompong Thom, in Cambogia, ha portato alla luce il rischio corso dalle comunità espropriate da grandi progetti agricoli. Sulla base dei dati raccolti e di un'analisi della letteratura sull'argomento, le implicazioni, in termini di spinta verso la migrazione economica, si sono rivelate considerevoli, soprattutto in virtù delle dinamiche internazionali, fortemente caratterizzate da movimenti migratori sempre più consistenti.