Abstract:
L’assistente sociale è un professionista la cui attività si concretizza nell’aiuto e sostegno della persona in difficoltà o in disagio, perché affetta da varie patologie o perché si trova in un momento critico del ciclo vitale al fine di migliorarne le condizioni di vita e favorire una maggiore autonomia personale/familiare ed integrazione nel contesto sociale in cui vive.
Questa priorità rivolta all’aiuto, ha posto in secondo piano il tema della sicurezza della propria incolumità personale e del rischio personale per gli assistenti sociali, dal momento che l’intervento professionale dovrebbe dare esito a percorsi di autonomia e crescita.
Le situazioni di rischio tuttavia esistono, perché a questi professionisti sono affidate anche funzioni di tutela e controllo soprattutto riguardo i minori e gli adulti con problemi di carattere legale, oppure perché svolgono attività di base/front office per tutta la popolazione all’interno dei comuni italiani.
Perciò, la possibilità che l’utente possa sfogare in modo imprevisto nei colloqui rabbia e/o agitazione per decisioni assunte dai Servizi ad esempio sulla genitorialità, piuttosto che per la mancata risposta ad una richiesta di contributo, sono effettivi elementi di rischio che può incontrare colui che svolge questa professione. Il rischio che l’utente dall’alterazione verbale possa passare all’agito, esiste. Soprattutto in questi ultimi anni, si è registrato un aumento degli episodi di aggressività espressa nei confronti di alcune colleghe assistenti sociali.
Il primo capitolo del lavoro di tesi è dedicato ad una riflessione sul contesto culturale ed economico attuale con accenni sulla crisi economica del 2008 ed in particolare sui cambiamenti riguardo il lavoro, l'aumento della povertà generale, la crisi del welfare state e le ricadute sulla salute delle persone. A partire da questo inquadramento generale, segue un breve approfondimento sul lavoro che gli assistenti sociali portano avanti in questo contesto.
Il secondo capitolo invece è dedicato alla raccolta della legislazione attuale riguardante il tema trattato.
La terza parte approfondisce il tema della rabbia e dell’aggressività anche servendosi di alcuni contributi della psicologia. Questa sezione si serve anche dell’aiuto di altre discipline per affinare sempre più gli strumenti professionali ai quali l’assistente sociale può ricorrere nella propria attività professionale.
Seguirà poi la conclusione, con il quarto capitolo, dove si espone il lavoro di ricerca effettuato presso l’azienda ULSS n. 15 sul tema della sicurezza percepita dagli assistenti sociali e finalizzato a ridurre le occasioni di rischio e pericolo.
Nella Conclusione finale si esprimono alcune considerazioni e proposte riguardo il tema della sicurezza.