Abstract:
La tesi è incentrata sul concetto del “capitale territoriale” delle imprese, quell’insieme di asset ed esternalità che possono attingere dal loro ambiente circostante e che variando a seconda della loro localizzazione, apportano maggiori o minori benefici.
Dato che tali dotazioni costituiscono utili informazioni per i manager e gli investitori ma non compaiono nel tradizionale schema contabile aziendale, ho studiato una possibilità per poterle contabilizzare nel bilancio di ognuna.
La mia assunzione si costruisce sulla forte relazione tra la struttura del distretto industriale, favorita dalla prossimità geografica delle imprese ivi localizzate e dalla loro cooperazione e, l’apporto di capitale territoriale. Dopo aver considerato i vari vantaggi che distinguono l’impresa distrettuale dall’impresa isolata, attraverso delle formule li ho resi misurabili per consentire ad ogni tipo di impresa di calcolare il valore aggiunto che percepisce da quella determinata localizzazione, finora non valutata ed osservata tra i beni di un’impresa.