Abstract:
Gli investimenti diretti esteri, o IDE, rappresentano uno dei metodi attraverso cui le imprese si internazionalizzano, ossia si espandono attraverso i confini nazionali. Molte teorie sono state avanzate negli anni per cercare di offrire una spiegazione adeguata del fenomeno e, quella che meglio le raccoglie, è rappresentata dal paradigma eclettico di Dunning (1976). In realtà, questa teoria risulta valida se si considerano gli IDE provenienti dai paesi sviluppati, mentre per quelli realizzati dalle economie emergenti e in via di sviluppo devono essere utilizzate teorie differenti. Per un’economia come la Cina la questione è ancora più spinosa vista la particolarità degli IDE in uscita del paese. In particolare, sembra che non vi sia una teoria generale in grado di fornire una spiegazione esaustiva del fenomeno. Tuttavia, data la grande influenza del governo cinese in materia economica e quindi anche in materia di IDE, la teoria istituzionale sembra spiegare gran parte degli investimenti realizzati dalla Cina nel corso del tempo. Negli ultimi anni la Cina si è impegnata ad investire nei paesi coinvolti nell’iniziativa “One Belt One Road” (yi dai yi lu 一带一路), lanciata nel 2013 dal presidente Xi Jinping, e le imprese cinesi sono ancora una volta spinte a realizzare IDE seguendo gli scopi e le politiche messe in atto dal governo.