Abstract:
Il presente lavoro analizza il mondo dell’inconscio e, in particolare, delle scoperte psicoanalitiche di Sigmund Freud e il suo collegamento con la storia dell’arte. L’analisi parte dal secolo XVIII, nel quale si sviluppò, come risposta all’onda illuminista, un interesse scientifico e artistico per le parti non scoperte della psiche umana. Dopo un’introduzione nel campo dell’arte dei cosiddetti “pittori dell’immaginario” nel primo capitolo, verrà indagata la passione artistica che guidò lo stesso Sigmund Freud nella stesura di alcuni saggi sull’arte figurativa e sulla letteratura. Infine, nel terzo capitolo verrà preso in esame lo sviluppo di un’arte influenzata dalla psicoanalisi, formatasi a Vienna durante la fin de siècle, in parte come conseguenza degli incontri intellettuali ai caffè viennesi, i quali divennero, nell’ultimo periodo della monarchia austro-ungarica, più di un semplice luogo d’incontro, e in parte come necessità artistica di rottura con le consuetudini, guidata da un desiderio di scandalo e differenziazione. Si parla, in questo contesto, degli artisti della Secessione viennese, ma in particolare verranno esaminati alcuni lavori di Oskar Kokoschka, il quale è segnato da una particolare relazione con il metodo psicoanalitico.