dc.contributor.advisor |
Coin, Francesca |
it_IT |
dc.contributor.author |
Bonelli, Nicola <1991> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-10-09 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-12-23T05:07:01Z |
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dc.date.issued |
2016-11-02 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/9186 |
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dc.description.abstract |
Questo elaborato mira a fornire una visione alternativa del fenomeno migratorio che sta toccando l’Europa in questi anni, dando un maggior risalto alla soggettività del migrante ed enfatizzando l’importanza dell’aspetto culturale nella gestione delle politiche migratorie.
Partendo dall’analisi storica dell’apparato culturale orientalista cercherò di stabilire un parallelo tra l’esperienza coloniale e la gestione europea dei flussi migratori: in entrambi i casi infatti è presente una giustificazione della logica di dominio attraverso una costruzione ideologica dell’alterità. La figura del subalterno vive una situazione, nella società coloniale come nelle società europee, di colpevolezza causata dal mancato accesso a determinati diritti e dalla pressione sociale nei loro confronti.
La questione migranti è infatti è lo strumento perfetto per aggregare consensi o dissensi, a seconda dei casi. I regimi contemporanei di gestione della migrazione tendono a ridisegnare continuamente i confini tra queste e altre categorie con l’obiettivo di far fronte alla crescente turbolenza e l'autonomia delle migrazioni, offrendo soluzioni che privilegiano l’aspetto securitario. La costruzione di nuovi muri all’interno di quello che era un modello per la libera circolazione delle persone va in questa prospettiva. Gli stati europei, grazie anche ai consensi guadagnati dai partiti xenofobi, in una situazione di crisi non soltanto economica, ma anche identitaria, hanno collegato la questione migratoria agli attentati terroristici che hanno colpito il cuore dell’Europa negli ultimi anni per riaffermare una politica segregazionista nei confronti degli immigrati. Verificherò queste considerazioni sia da un punto di vista geopolitico, nella gestione delle relazioni politiche tra Europa e paesi terzi, sia dal punto di vista della gestione della migrazione nei progetti di accoglienza sul territorio.
Prendendo le distanze da una visione europeista della storia e della politica, presento l’esperienza della frontiera e del confine dalla prospettiva del migrante. Egli, sfidando la Fortezza Europa porta sul suo corpo le ferite e i traumi del viaggio e la violenza della frontiera, vive una doppia condizione di straniamento, dalla patria che ha lasciato a causa di guerre o condizioni economiche di grande instabilità e dalla società di accoglienza, che lo percepisce come un estraneo rispetto ai valori da essi difesa. Questo fenomeno è esploso negli ultimi anni, attraverso la percezione del clandestino come pericolo e attraverso la proliferazione di immagini che sottolineano la visione emergenziale del fenomeno migratorio. All’interno di questo contesto, il migrante subisce sia una limitazione dei propri diritti, libertà di movimento, accesso alla cittadinanza, ma anche una stigmatizzazione dal punto di vista sociale, dimostrata dai sempre più recenti episodi di violenza razzista.
Nell’ultimo capitolo presento la realtà di un modello alternativo di considerare la figura del migrante. In particolare, davanti alla chiusura delle frontiere europee, utilizzo l’esempio del corridoio umanitario come possibilità della cittadinanza attiva e della società civile di dare un contributo politico e umano importante alla gestione delle migrazioni. |
it_IT |
dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Nicola Bonelli, 2016 |
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dc.title |
La soggettività del migrante lungo la Fortezza Europa |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Relazioni internazionali comparate - international relations |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Scuola in Relazioni Internazionali |
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dc.description.academicyear |
2015/2016, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
988450 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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it_IT |
dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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it_IT |
dc.subject.language |
INGLESE |
it_IT |
dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Nicola Bonelli (988450@stud.unive.it), 2016-10-09 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Francesca Coin (fracoin@unive.it), 2016-10-24 |
it_IT |