Abstract:
Questo elaborato propone un’analisi dell’evoluzione normativa nazionale e comunitaria di cui è stato oggetto il divieto di discriminazione in ambito lavorativo per poi concentrarsi su quanto stabilisce la disciplina attuale. Successivamente si esamina sotto il profilo definitorio la nozione di discriminazione, individuandone gli elementi di configurazione e i principali «fattori di rischio», ovvero il genere, la razza, la religione, la disabilità, l’età e l’orientamento sessuale. In merito a tali fattori di discriminazione, disciplinati dall’ordinamento, vengono presentati anche una serie di casi di discriminazione sul lavoro effettivamente verificatisi e sottoposti alle decisioni dell’autorità giudiziaria. Basandosi su questi episodi, ma soprattutto sui dati del più recente report europeo sulla discriminazione, di cui si mettono in luce alcuni aspetti, la trattazione mette in evidenza la diffusione e le problematicità del fenomeno, oltre che la scarsa consapevolezza delle vittime di discriminazione circa i propri diritti. Vengono quindi esaminate le disposizioni e le tutele giurisdizionali a cui il lavoratore discriminato può fare ricorso, focalizzando in particolare sulle modalità d’azione, sui soggetti a cui rivolgersi e sui provvedimenti del giudice finalizzati a rimuovere la condotta illecita, al fine di fornire un quadro completo del sistema legislativo volto ad arginare e combattere la discriminazione sul lavoro.