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La forte espansione economica di cui è stata protagonista la Cina negli ultimi anni, ha evidenziato quali sono stati i maggiori punti di forza di questo fenomeno straordinario.
Poiché le basi della crescita economica cinese erano instabili, si è vista costretta a fare perno sulle sue caratteristiche interne.
Lo sviluppo della società e del mercato infatti, nonostante si sia allineato a quello delle principali potenze economiche, ha mantenuto quelle che vengono definite "caratteristiche cinesi", che riassumono la volontà del popolo cinese di avanzare verso un processo di sviluppo continuo mantenendo le sue caratteristiche tradizionali.
Caratteristiche che si evidenziano in ogni aspetto della società, nonché nell'ambito lavorativo.
Il tradizionale ruolo ricoperto dai figli, i quali dovrebbero assumersi il compito di sostenere economicamente la famiglia e i genitori anziani, si rispecchia nella moltitudine di lavoratori rurali che quotidianamente si riversano nelle città in cerca di un'occupazione. Poiché il sistema hukou, sistema di passaporti interni non permette ai migranti di ottenere diritti e servizi sociali nelle città, questi lavoratori rurali si vedono costretti a sottostare a condizioni lavorative disumane pur di avere la possibilità di assicurare un futuro dignitoso alla famiglia.
Il problema nel mercato lavorativo non si rispecchia solo nella migrazione interna, nella quale i lavoratori sono generalmente poco istruiti.
Il problema si ritrova anche in quella fetta di lavoratori disoccupati che non riescono a trovare un impiego a causa delle forti lacune professionali. Molte aziende lamentano infatti la mancanza non solo di capacità professionali che possono essere in ogni caso acquisite, ciò che manca sono tutte quelle qualità umane quali una forte etica del lavoro, una forte empatia e lealtà che non si possono acquisire ma sono innate ed intrinseche nella personalità dell'individuo stesso.
Il mercato del lavoro deve però affrontare anche molte questioni gravi quali quella del rispetto dei diritti umani. Sono migliaia i lavoratori sottoposti a sfruttamento, e alla discriminazione. Il sistema hukou stesso crea problemi discriminatori all'interno della popolazione cinese. Diversi sono i casi di sfruttamento minorile, i bambini sono costretti a lavorare molte ore al giorno per costruire oggetti quali scarpe ( famoso il caso di sfruttamento nelle fabbriche Nike) o vestiario, percependo, un salario inferiore agli standard minimi. Molti inoltre, sono troppo piccoli per lavorare.
Il sistema lavorativo cinese evidenzia una forte problematica interna in termini di valenza dei diritti umani.
Poiché vi é posto il divieto di libertà di associazione, sono pochi i sindacati ai quali i lavoratori possono affidarsi per far valere i propri diritti. Questi inoltre sono soggetti all'autorità del partito, per questo motivo nonostante le rivolte è difficile per la Cina fare dei grandi passi avanti.
Nonostante questi grandi problemi interni, la Cina ha dovuto accettare diverse condizioni per entrare nella WTO nel 2001, tra i quali vi è il rispetto dei diritti umani. Per questo, si sta impegnando a migliorare quelle politiche e riforme che riguardano l'ambito lavorativo e sociale.
La riforma del lavoro che sta sperimentando la Cina negli ultimi anni ha permesso di aggiustare diversi fattori problematici. La legge sui contratti infatti, è stata solo l'inizio di una catena di migliorie di cui il sistema lavorativo cinese sta facendo esperienza.
Il suo sviluppo economico, l'adeguamento agli standard e il rispetto delle leggi internazionali quindi, fanno ben sperare in un futuro cinese nel quale ogni essere umano avrà la possibilità di essere considerato un individuo avente diritti non solo sulla carta, ma anche nella realtà.
Ci si aspetta quindi che i buoni propositi espressi dal governo cinese in materia di lavoro, possano presto diventare una realtà tangibile e duratura. |
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