dc.contributor.advisor |
Krapova, Iliana |
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dc.contributor.author |
Frasson, Alberto <1988> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-10-08 |
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dc.date.accessioned |
2016-12-23T05:06:21Z |
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dc.date.available |
2016-12-23T05:06:21Z |
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dc.date.issued |
2016-11-04 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/9138 |
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dc.description.abstract |
Il sistema verbale slavo ha subito molteplici cambiamenti nel corso della sua evoluzione. Le lingue slave contemporanee possiedono sistemi verbali differenti, ma tutti riconducibili al protoslavo, la protolingua comune a tutte le lingue slave. E’ possibile anche riscontrare ancora oggi una serie di caratteristiche risalenti all’indoeuropeo comune, la protolingua di tutte le lingue indoeuropee contemporanee.
Questo studio ha l’obiettivo di presentare due diversi tipi di evoluzione del verbo slavo: il russo e lo sloveno. In particolare, ci si sofferma sull’evoluzione dei tempi composti formati con il participio in –l, che, a partire dallo slavo ecclesiastico antico, ha dato risultati estremamente diversi, e in alcuni casi addirittura opposti, in russo e in sloveno.
Nel primo capitolo viene presentato brevemente il metodo storico-comparativo e il suo impiego negli studi europeistici e slavistici; viene inoltre fornita una veloce panoramica del sistema verbale indoeuropeo, delle sue categorie e degli influssi che il verbo indoeuropeo comune ha avuto sullo sviluppo del verbo slavo.
Nel secondo capitolo si analizzano le prime fasi di sviluppo autonomo del verbo slavo: il protoslavo e lo slavo ecclesiastico antico. Viene prestata particolare attenzione alle innovazioni e alle tendenze riscontrate nello sviluppo dei tempi perifrastici, del participio risultativo e dell’ausiliare.
Nel terzo capitolo viene trattata l’evoluzione del perfetto e del piuccheperfetto slavo, con particolare riferimento al russo e allo sloveno, dalle loro fasi più antiche allo stato attuale.
Nel quarto capitolo si parla dell’evoluzione del futuro anteriore slavo. Vengono osservate le principali tendenze di sviluppo del futuro perifrastico in sloveno e in russo.
L'appendice finale consiste in una riflessione sulle nuove possibilità di espressione del significato risultativo, facendo riferimento in particolare al perfetto possessivo.
La tesi che viene sostenuta in questo studio è quella dell’esistenza di due diversi sviluppi del participio –l slavo, dove lo sloveno lo utilizza oggi con significato generale di non-presente, mentre il russo lo utilizza più specificamente come tempo passato. |
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dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Alberto Frasson, 2016 |
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dc.title |
L'EVOLUZIONE DEI TEMPI COMPOSTI RUSSI E SLOVENI IN PROSPETTIVA STORICO-COMPARATIVA |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Lingue e letterature europee, americane e postcoloniali |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati |
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dc.description.academicyear |
2015/2016, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
815481 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
RUSSO |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Alberto Frasson (815481@stud.unive.it), 2016-10-08 |
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dc.provenance.plagiarycheck |
Iliana Krapova (krapova@unive.it), 2016-10-24 |
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