Abstract:
Negli ultimi decenni la letteratura scientifica riguardante il Management turistico ha dimostrato come sia essenziale creare delle reti all’interno dei sistema di offerta ai quali partecipano numerosi stakeholder di varia natura, sia pubblica che privata. Lo scopo principale per cui è necessario costruire un network è quello di poter gestire al meglio la governance della destinazione, la quale ha visto recentemente un grande cambiamento passando da una forte centralizzazione istituzionale fino ad una frammentazione e ad una diffusione che coinvolge sempre più anche il settore privato e, nell’ambito turistico, il settore terziario.
Nel contesto del turismo montano numerosi studi hanno dimostrato come questo cambiamento si presenti ancora molto difficile e lungo per tutta una serie di motivi strutturali, culturali e logistici che impediscono un miglioramento e uno sviluppo qualitativo in termini di governo della destinazione e di collaborazione.
L’oggetto di ricerca del presente lavoro prende in esame una destinazione prettamente montana ossia l’Altopiano dei Sette Comuni, e si pone come obiettivo quello di colmare una lacuna riguardante la mancanza di letteratura sul tema della governance condivisa e sulla difficoltà degli attori di creare una o più reti. Per fare ciò è stata condotta un’analisi empirica che ha cercato di indagare, attraverso delle interviste rivolte ai maggiori portatori di interesse del territorio, quale sia la situazione attuale riguardo alla presenza di una governance e alla capacità di fare rete coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato su tutto il territorio. I dati ottenuti sono stati analizzati utilizzando la Gioia Methodology. Alla fine dell’analisi si è cercato di verificare se fosse possibile applicare al caso in questione le numerose nozioni e conoscenze tratte soprattutto dagli studi riguardanti la teoria delle reti applicate all’ambito turistico che definiscono la destinazione come un sistema complesso dinamico.