Abstract:
Fin dal suo esordio in Germania, l’incisione si distinse per essere un’arte accessibile, facilmente trasportabile e soprattutto riproducibile. Per questi motivi, attraverso la stampa, le incisioni divennero presto oggetti da collezione e un mezzo attraverso cui diffondere modelli e motivi artistici nelle botteghe dei maggiori artisti. I primi incisori di cui si abbiano notizie, sebbene molto scarse e che spesso non vanno al di là di un semplice nome, erano per lo più orafi o artigiani: non si firmavano e sicuramente non potevano definirsi veri e propri artisti.
Martin Schongauer è la prima figura all’interno della storia di questa tecnica di cui si conoscano i dati biografici. Nato a Colmar tra il 1550 e il 1553, Schongauer era figlio, come spesso accadeva, di un orafo. Peintre Graveur, secondo la definizione del grande Adam Barthsch, Schongauer fu prima di tutto un pittore e poi incisore, nonostante la sorte abbia voluto che egli venisse ricordato più per le sue doti incisorie restituendoci la totalità delle sue stampe e solo alcune delle sue opere pittoriche. Predecessore e massimo modello di ispirazione del giovane Albrecht Dürer, la fama dell’artista colmariano per molto tempo è rimasta in secondo piano e la risonanza delle sue opere ha interessato la critica solo a partire da tempi recenti.
In realtà Schongauer già poco dopo la sua morte era già conosciuto come “Hipsch Martin” , ovvero il Bel Martino per la raffinatezza della sua arte e fin da subito le sue incisioni divennero eleganti modelli da riprodurre e riadattare nelle opere di numerosi artisti tedeschi e italiani.
L’indagine dell’influenza di questo artista proprio in suolo italiano è l’obiettivo che il presente lavoro si propone. Tra i diversi studi che oggi sono disponibili riguardo questo tema, la rielaborazione dei motivi schongaueriani è stata ricercata in precedenza soprattutto in area fiorentina, emiliana e friulana; solo alcuni interventi si sono proposti di individuare la presenza del maestro in suolo lombardo, un territorio artisticamente fertile durante gli ultimi decenni del XV secolo e l’inizio del successivo e così vicino ai paesi d’oltralpe. Così questo lavoro di tesi, prende le mosse da una breve storia tecnica dell’incisione, e delle sue prime figure per arrivare a una presentazione di Martin Schongauer come una figura chiave all’interno dello sviluppo della tecnica incisoria come arte, come oggetto da collezione e soprattutto come medium per la trasmissione di modelli e tradizioni. È un lavoro che proprone una valutazione dell’artista non come predecessore di Albrecht Dürer, ma come figura di svolta e primo grande influsso sul territorio italiano.
Ho deciso qui di concentrarmi non solo sulla ripresa di motivi schongaueriani in ambito pittorico, ma bensì anche scultoreo, al fine di sottolineare la varietà all’interno della quale è possibile ritrovare il riadattamento di modelli e motivi; ho infine concentrato la ricerca nel territorio del Lario e della Valtellina proprio perché da sempre territorio di confine, di passaggio e quindi fertile da un punto di vista di scambi artistici.