Abstract:
Questa tesi si propone di descrivere i crimini di guerra condotti dall’esercito giapponese in Cina durante la Guerra di resistenza contro il Giappone (1937-1945) e il modo in cui il governo cinese a partire dagli anni Ottanta ne abbia strumentalizzato la memoria storica sia nella sua politica interna, che nella politica estera. Dopo una prima sezione dedicata alla descrizione dei principali crimini di guerra, ed in particolare degli esperimenti condotti sugli esseri umani da parte degli scienziati giapponesi, si analizzerà il modo in cui venne calato il silenzio sulla questione per più di quarant’anni, per poi riprendere visibilità a livello internazionale negli anni Ottanta grazie alla propaganda del governo cinese e ad un’ondata di studi condotti in Cina, in Giappone e negli Stati Uniti d’America. Ed è la propaganda del governo cinese, la strumentalizzazione delle ferite di guerra e gli effetti di quest’ultima sul sorgere del sentimento anti-giapponese degli ultimi decenni l’argomento con cui si conclude l’elaborato.