Abstract:
Nel corso degli anni, a livello mondiale, si è verificata la tendenza alla diminuzione del numero medio di figli per donna e all’allungamento della speranza di vita alla nascita. I valori di tali indicatori sono talmente diversificati da caratterizzare in maniera assai diversa le principali aree del nostro pianeta: se i paesi occidentali hanno già superato da anni la transizione demografica, altri paesi come gran parte di quelli latinoamericani stanno attraversando ora le sue ultime fasi, e altri, come quelli dell’Africa Sub-sahariana, l’hanno iniziata da poco tempo. Nonostante la vastità della letteratura a riguardo, i pareri su quali siano le cause di questo processo sono spesso discordanti, ma è indubbio che al fine di comprenderlo al meglio sia necessario studiarlo in relazione al contesto entro il quale questo si svolge, considerando aspetti di tipo economico, sociale, culturale e istituzionale. Dopo aver costruito un quadro generale del classico processo di transizione demografica, e di come questo sia avvenuto nei paesi sviluppati, è stato analizzato il caso dell’America Latina e più nello specifico dell’Ecuador, uno dei paesi del Sud America che è entrato in pieno nella transizione demografica, come risposta ai cambi sociali ed economici che hanno avuto luogo nelle ultime decadi: un maggior sviluppo economico, la diffusione dei nuovi traguardi in campo medico, il maggior accesso della popolazione all’istruzione e ai servizi di salute, la migliore conoscenza e utilizzo dei metodi di pianificazione familiare, tra gli altri. Un’attenzione specifica è stata data alle implicazioni che la transizione demografica ha finora avuto e si prevede che avrà nel futuro in questo paese della Comunità Andina: modifica nella struttura per età della popolazione, aumento della quota di popolazione in età da lavoro e opportunità economiche relative al dividendo demografico, onere socioeconomico relativo al futuro
invecchiamento della popolazione.
Sono infine stati analizzati gli elementi essenziali e i risultati delle politiche adottate dal governo
per giovare appieno della finestra di opportunità costituita dal dividendo demografico, tra cui gli
investimenti in capitale umano e per il miglioramento della sanità pubblica, gli sforzi a favore degli
strati sociali più poveri e delle pari opportunità e i risultati conseguiti in termini di miglioramento degli indici occupazionali e di maggior affiliazione ai sistemi di previdenza sociale.