Abstract:
Negli ultimi anni gli eventi, definiti come manifestazioni organizzate rivolte ad un pubblico esterno, hanno assunto un ruolo decisivo nelle politiche territoriali e nella promozione turistica.
L’obiettivo di questo lavoro è analizzare nel dettaglio, attraverso lo studio di un caso reale, come nasce, si sviluppa e viene gestito un evento in tutte le sue fasi e come, grazie ad esso, si possa contribuire a valorizzare il territorio e il patrimonio culturale del Bel Paese.
Ogni manifestazione, ovviamente, avviene all’interno di un preciso contesto ambientale; un contesto che necessita di essere osservato, studiato ed analizzato prima che venga progettata qualsiasi interessante iniziativa.
Difatti, nel primo capitolo, viene approfondito il concetto di marketing territoriale; la globalizzazione, l’apertura dei mercati e la maggiore mobilità degli individui, hanno generato la formazione di un nuovo soggetto economico, a fianco di quelli tradizionali: il territorio.
Il territorio diventa così il protagonista che opera in uno scenario concorrenziale nel quale è destinato non solo a relazionarsi, ma soprattutto a differenziarsi. Diversi possono essere gli strumenti che agevolano a far emergere le componenti di cui esso è formato: la pubblicità, le fiere specialistiche, gli eventi e altro ancora.
L’attenzione si focalizza, appunto, sugli eventi, tema trattato nel secondo capitolo. Con il fine di far affiorare le risorse di una determinata area, le sue ricchezze, il suo valore e le opportunità di business, una manifestazione può essere la strategia chiave per enfatizzare un territorio, attraendo non solo nuovi capitali, ma anche catturando l’interesse dell’opinione pubblica e dei residenti, considerati quest’ultimi i primi a dover sostenere una zona a loro familiare.
A partire dalla definizione di evento culturale, l’elaborato elenca gli step necessari con cui un’iniziativa può essere realizzata anche in un ambiente artistico, come avviene per il progetto qui presentato.
Si prosegue con una breve panoramica inerente la comprensione del concetto di valorizzazione del patrimonio culturale in Italia: essa è strettamente connessa allo sviluppo civile, economico e territoriale. Conoscere, tutelare e conservare i Beni nazionali incrementa la loro fruibilità nello spazio e nel tempo.
Chi ricopre questo arduo compito, oltre ad alcuni enti pubblici, si riscontra anche il Fondo Ambiente Italiano, esposto nel terzo capitolo. Questa Fondazione no profit, fondata nel 1975 su modello del National Trust inglese, si occupa di promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell'arte, della storia e delle tradizioni italiane e tutela un patrimonio che è parte fondamentale delle radici e dell’identità del Paese.
A conclusione della tesi, viene analizzato uno dei Beni aperti al pubblico e di proprietà del FAI: Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia (PD). Qui viene proposta un’iniziativa indirizzata a studenti e neo laureati. La volontà è di ideare un Bootcamp per svariate motivazioni: per organizzare una manifestazione innovativa e non presente tra i competitors nel territorio circostante, per soddisfare un’esigenza espressa dal target in esame (un evento sia di formazione, sia di divertimento), per enfatizzare le risorse territoriali e le opportunità locali, per coinvolgere sia gli attuali stakeholder che conoscerne di nuovi, per collaborare con nuove realtà e per aumentare la visibilità dello scenario e del patrimonio artistico dove tutto questo avviene.
Attraverso un evento, quindi, si desidera raggiungere due benefici: creare notorietà e consapevolezza di una specifica area producendo un importante ritorno d’immagine e di essere fattore di attrazione ogni volta che un’iniziativa viene riproposta al pubblico.