Abstract:
Le azioni proprie sono investimenti che una società per azioni effettua nei titoli azionari da essa stessa emessi. Quest’operazione, definita share repurchase, è particolarmente diffusa nei mercati statunitensi dove è impiegata come forma alternativa di remunerazione del capitale, mentre in Europa le manovre di riacquisto azionario da parte della società emittente hanno registrato un certo incremento solo nell’ultimo decennio.
Tale operazione risponde ad una pluralità di logiche strategiche, ma presenta anche alcuni aspetti negativi, considerando che il buyback si concretizza in una mera restituzione di capitale ai soci, diminuendo, così, la garanzia dei creditori. Dunque l’acquisto di azioni proprie, potendo ledere gli interessi dei creditori sociali e compromettere l’effettività del capitale, rappresenta un’operazione piuttosto delicata e tale da giustificare l’interesse che il legislatore gli rivolge.
In particolar modo nel presente elaborato, dopo un breve excursus storico sulla disciplina italiana, si analizzano le motivazioni e gli obiettivi che gli amministratori si pongono di raggiungere con questo strumento. Successivamente viene analizzata la vigente disciplina in Italia che sancisce le condizioni da rispettare per poter procedere all’acquisto (artt. 2357 ss.). Inoltre, vengono esaminati i principi contabili nazionali e internazionali da osservare per valutare e contabilizzare le azioni proprie in bilancio. La tesi si conclude, infine, soffermandosi sull’operazione di leveraged buyout.