Abstract:
Lo stimolo di ricerca alla radice di questa tesi, che nasce dai seminari di Filosofia Teoretica frequentati durante il primo anno della magistrale, è la vicinanza tematica e spirituale tra Raimon Panikkar, filosofo e teologo indo-catalano, e lo storico delle religioni rumeno Mircea Eliade. Si tratta di una tesi che si presenta in due fasi. La prima è vòlta a introdurre la riflessione estetica degli anni in cui si svolgevano a Roma i “Colloqui Castelli”, una serie di convegni filosofici di cui si trova testimonianza nella rivista “Archivio di Filosofia”. La seconda fase, presentando un’analisi comparata del pensiero di Eliade e Panikkar, si concentra sul tema che io considero precursore di tutto il lavoro: la matrice culturale e la ricerca comune dei due autori nei confronti delle radici del pensiero e dello spirito umano. Questa analisi viene accompagnata dallo studio comparativo di altri autori, nello specifico Enrico Castelli, Rudolf Steiner e Vladimir Sergeevič Solov'ëv attraverso una lettura di Marko Ivan Rupnik. Questi spunti vanno a comporre, sull’ossatura fornita da Panikkar ed Eliade, una ricerca teoretica sul ruolo dell’arte sacra in rapporto con il divino ed il trascendente di un Mistero che si esprime nel silenzio dell’opera d’arte e contemporaneamente con la situazione contemporanea di una religione storica che sembra aver perso di vista il suo scopo. In conclusione, tirando i fili di tutto il lavoro verranno avanzati dei primi lineamenti per una teologia dell’arte.