Gli eventi collaterali. Il caso studio della Biennale di Venezia.

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dc.contributor.advisor Bernardi, Bruno it_IT
dc.contributor.author Tessari, Laura <1989> it_IT
dc.date.accessioned 2016-10-10 it_IT
dc.date.accessioned 2016-12-23T05:05:03Z
dc.date.issued 2016-10-24 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/8948
dc.description.abstract L'elaborato si pone l'obiettivo di analizzare l'evento culturale, con un approfondimento rivolto alla declinazione di collaterale. Partendo da una definizione teorica di "evento", si indagano le fasi organizzative e il suo inserimento nel sistema dell'offerta, facendo quindi ricorso ad un noto caso di applicazione, in cui viene esposto al meglio il significato di “collaterale”. L'esempio preso in esame è, in particolare, quello fornito dalla Fondazione la Biennale di Venezia. La proposta culturale della Biennale si compone della Mostra per Padiglioni Nazionali, dell'Esposizione Internazionale e, a partire dal 1998, di una sezione per le mostre esterne alle sedi canoniche: gli eventi collaterali. L'analisi di tali manifestazioni verte sulle modalità di partecipazione previste, non tralasciandone l'aspetto economico da queste generato e, in generale, sulle ricadute e sull'indotto della Biennale nel territorio veneziano. Venezia è una Città che si offre quotidianamente come palcoscenico per centinaia di eventi, nazionali e internazionali, aumentando il numero di proposte culturali nei mesi estivi, in particolare in concomitanza con l'Esposizione della Biennale. Noto è l'esempio dell'Expo Aquae, evento che, svoltosi nel 2015 in un'area a pochi chilometri dal centro storico, ottenne il patrocinio di Expo Milano 2015. Pur essendo collaterale di un evento di interesse mondiale quale l'Expo e pur collocandosi in una Città che nei mesi estivi è in pieno fermento culturale, esso non è riuscito ad ottenere la stessa visibilità dell'esposizione milanese, né lo stesso successo di un evento collaterale della Biennale. L'elaborato tenterà di indagare il consenso sorto attorno alle manifestazioni autorizzate dalla Biennale le quali, diffuse nell'intero territorio veneziano “occupando” palazzi, teatri, scuole, chiese, raccolgono di edizione in edizione un maggior numero di adesioni e di visitatori. Si affronta, così, un'analisi con aspetti di carattere economico, gestionale, ma anche di marketing, comunicazione, immagine. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Laura Tessari, 2016 it_IT
dc.title Gli eventi collaterali. Il caso studio della Biennale di Venezia. it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Economia e gestione delle arti e delle attività culturali it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Scuola in Conservazione e Produzione dei Beni Culturali it_IT
dc.description.academicyear 2015/2016, sessione autunnale it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 850148 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Laura Tessari (850148@stud.unive.it), 2016-10-10 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Bruno Bernardi (brubern@unive.it), 2016-10-24 it_IT


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