Abstract:
L’individuo per natura è sempre stato propenso a ricercare il senso di ogni cosa. Gli ultimi studi in ambito neurologico hanno infatti evidenziato che questa è una tendenza insita nel cervello umano, un automatismo che esiste a prescindere da ogni nostra decisione o scelta personale. Dati degli elementi apparentemente casuali l’essere umano è portato a cercare in essi uno schema ricorrente, e successivamente ad attribuire a questo schema un significato. Tale significato però risulta essere una semplice costruzione mentale, un evento vuoto, non radicato nella realtà. Questo fenomeno si riscontra ad esempio in riferimento alle coincidenze, quando alla manifestazione di due eventi del tutto accidentali e non legati fra loro da un rapporto di causa ed effetto l’individuo attribuisce un legame di significato.
Proprio questa tematica gioca un ruolo centrale nelle opere di Paul Auster. Nei suoi romanzi infatti i personaggi si muovono in un universo governato dalle leggi della contingenza, alla ricerca di un senso che, in esito all’analisi svolta nell’elaborato in questione, risulta non esistere. Intrappolati in questo paradosso esistenziale essi sono inevitabilmente portati verso il fallimento.