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Il "teatro della parola" rappresenta il fulcro concettuale del mio elaborato finale.
L'argomento verrà esplicitato partendo innanzitutto da un'analisi del contesto futurista, in
particolare legato all'ambito teatrale, fino a prendere in esame la figura del poeta concreto
e sonoro, Arrigo Lora Totino, e concludendo con lo sviluppo di un progetto culturale teso
alla promulgazione di quest'ultimo.
Il punto di partenza della mia tesi è rappresentato da una panoramica sul teatro
d'avanguardia futurista, un teatro che rompe gli schemi e si scontra con la tradizione:
l'improvvisazione, la libera espressione e una nuova idea di rapporto con l'audience, che
diventa esso stesso protagonista attivo delle performances, ne sono le peculiarità.
Il futurismo progressista che si fa largo nei primi del Novecento, in tutte le sue declinazioni
e in particolare in quella teatrale, si presenta come un tentativo di abolizione della linearità
e di sconvolgimento dello stile passato.
Affascinata dall'idea di un tipo di performance tutt'oggi innovativo, ancora coinvolgente e
che riesce a far leva sull'elemento chiave della parola e sul suo utilizzo, ho deciso di
rendere questa peculiarità chiave della parte iniziale del mio elaborato.
Nei manifesti futuristi stessi, si parla di dinamiche che capovolgano il carattere della
scena: “Invertiamo le parti della scena illuminata, creiamo la scena illuminante:
espressione luminosa che irradierà con tutta la sua potenza emotiva i colori richiesti
dall'azione teatrale. […] Nell'epoca totalmente realizzabile del futurismo, vedremo le
dinamiche architetture luminose della scena emanare incandescenze cromatiche che
inerpicandosi tragicamente o voluttuosamente esibendosi, desteranno inevitabilmente
nello spettatore nuove sensazioni, nuovi valori emotivi."
Inoltre, una figura che ha particolarmente attirato la mia attenzione è quella di Filippo
Tommaso Marinetti, teorico e promotore del Futurismo, di cui redasse i più importanti testi
teorici e figura particolarmente sensibile ai nuovi rapporti tra pubblico e mass media.
Nella sua figura in particolare ho avuto modo di scorgere una relazione con il mio corso di
laurea: il futurista si apre infatti ad una visione della cultura in un odierno contesto
economico e in continua interrelazione e interdipendenza con quest'ultimo.
Marinetti ne è sicuramente anticipatore e promotore, pioniere del ruolo di
operatore culturale in senso moderno e di quella che viene denominata come industria
culturale.
ll teatro sintetico e atecnico di Marinetti verrà esplicitato e analizzato per sviscerare le
origini e le influenze che anticiperanno poi il lavoro di Arrigo Lora Totino.
Ho trovato nella sua figura la chiave per sviluppare la mia tesi, grazie alla mia
collaborazione con la Fondazione Bonotto, che mi ha messo in contatto con un archivio
documentaristico, fotografico e sonoro tra i più grandi d’Europa in ambito di Poesia
visiva, sonora e concreta.
L’aver a disposizione quotidianamente questo materiale mi ha spinto ad approfondire
questa importante realtà storica dell’arte contemporanea, che, antitesi della poesia
tradizionale, mira a sollecitare simultaneamente diversi sensi: il concetto di sinestesia si
esplica in queste sperimentazioni del linguaggio verbale a partire dagli anni Cinquanta.
Nel movimento poetico si riscontrano elementi derivanti dal contesto Futurista: l'evidente
ripresa del paroliberismo futurista diventa peculiare, così come il concetto di espressione
interdisciplinare.
Un terzo e conclusivo capitolo ha come scopo quello di promuovere la figura di Lora Totino
attraverso la pianificazione e lo sviluppo di una produzione culturale, della quale ho
organizzato una retrospettiva degli spettacoli più famosi, riproposti da giovani performers. |
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