dc.contributor.advisor |
Corazza, Marco |
it_IT |
dc.contributor.author |
Durante, Ilenia <1989> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-10-10 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-12-23T05:03:31Z |
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dc.date.issued |
2016-10-25 |
it_IT |
dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/8869 |
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dc.description.abstract |
Sempre più i fondi pensione vengono sottoscritti come strumenti tecnici volti non solo a garantire una pensione alternativa ed aggiuntiva rispetto a quella previdenziale ma anche e soprattutto come mezzo di investimento. Per perseguire tale obiettivo, il loro principale interesse consiste nel comprendere le opportunità di crescita, rischio e rendimento che tali strumenti sono in grado di generare in un certo intervallo di tempo. Consci di questa necessità, si è reso necessario condurre uno studio volto a valutare le performance dei singoli fondi sia mediante l’utilizzo di strumenti statistici che finanziari.
Nella prima parte dell’elaborato è stata sviluppata una trattazione teorica dell’argomento, illustrando la tematica relativa ai pilastri della previdenza complementare e focalizzando l’attenzione sui fondi pensione aperti e chiusi. Questo iniziale excursus storico, snodatosi successivamente in descrizione puntuale delle caratteristiche basilari degli strumenti pensionistici, ha permesso di introdurre il lettore all’argomento e di convogliare l’interesse nello specifico sui fondi aperti. Considerata la necessità e l’esigenza di disporre di una procedura di misurazione conforme che possa restituire un risultato soddisfacente alla comparazione dei differenti fondi pensione, nella seconda parte sono state approfondite due macro categorie di strumenti di misurazione che possono rispondere in maniera efficace alle necessità conoscitive dell’investitore. Nello specifico, sono stati approfonditi sotto il punto di vista teorico, gli strumenti statistici e successivamente quelli finanziari. Questi ultimi sono parte integrante dei prospetti e delle schede sintetiche dei singoli fondi pensione, le quali particolarità sono da rintracciarsi nella possibilità di analizzare i risultati del gestore considerando congiuntamente sia il rendimento sia il livello di rischio.
Assodate le conoscenze teoriche, è stato possibile svolgere una panoramica sull’andamento globale del mercato evidenziando picchi e momenti di stazionarietà relativi ad otto fondi pensione. L’introduzione ai fondi pensione è stata utile come punto di partenza per l’analisi degli andamenti. Dapprima, lo studio è stato eseguito a livello macro per la totalità del periodo 2000/2015 e successivamente suddiviso in tre intervalli: 2000/2006, 2007/2008 e 2009/2015, sulla base degli eventi finanziari che hanno impattato il mercato. La comparazione tra differenti fondi pensione è stata inizialmente realizzata mediante l’utilizzo degli strumenti statistici che si sono dimostrati insufficienti a comprendere se l’elevata redditività dei differenti fondi fosse almeno giustificabile rapportata all’elevato rischio sottoscritto. Si è quindi ricorso agli strumenti finanziari.
I fondi pensione selezionati sono stati analizzati mediante l’utilizzo di strumenti RAP, ossia misure denominate risk-adjusted performance. Questi indici permettono di elaborare i risultati considerando sia il rendimento prodotto, che il livello di rischio assunto per raggiungerlo. La classificazione dei portafogli non può basarsi solo sulla misura del rendimento, ma deve considerare anche le modalità con cui è stato ottenuto. La sua valutazione deve considerare le varie componenti quali il rischio, il benchmark, il beta etc. Risulta quindi necessario analizzare un fondo in ottica bidimensionale, in quanto tra rendimento e rischio esiste una correlazione diretta e biunivoca, questo significa che all’aumentare del livello di rischio dell’investimento, aumenterà in misura più o meno proporzionale anche il rendimento. Gli indici hanno permesso di verificare quale gestore è riuscito a raggiungere i risultati ottimizzando il trade-off rischio/rendimento. Sulla base delle analisi effettuate è stato pertanto individuato un gruppo di fondi pensione che permettono di raggiungere risultati soddisfacenti massimizzando il rendimento e minimizzando al contempo il rischio. |
it_IT |
dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Ilenia Durante, 2016 |
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dc.title |
Fondi pensione italiani e inglesi: un confronto statistico-finanziario |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Amministrazione, finanza e controllo |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Management |
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dc.description.academicyear |
2015/2016, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
closedAccess |
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dc.thesis.matricno |
821285 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.date.embargoend |
10000-01-01 |
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dc.provenance.upload |
Ilenia Durante (821285@stud.unive.it), 2016-10-10 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Marco Corazza (corazza@unive.it), 2016-10-24 |
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