Abstract:
Il rapporto di interdipendenza che da sempre esiste tra cinema e letteratura viene confermato con l’inizio del nuovo millennio, epoca in cui il cinema italiano ha visto un forte incremento di film tratti da romanzi di autori contemporanei nazionali.
Questo studio non si limita ad analizzare le specificità degli adattamenti cinematografici: molti romanzi pubblicati negli ultimi anni infatti hanno connotazioni specifiche di scrittura che permettono di inscriverli nella categoria dei così detti “romanzi cinematografici”.
Gli scrittori contemporanei sono fortemente contagiati dal mondo cinematografico, molti di loro sono a stretto contatto con questa realtà e riflettono nella loro narrativa gli echi della settima arte.
Partendo da Pier Paolo Pasolini, dai suoi studi sul linguaggio di cinema e letteratura, nonché dal suo romanzo Teorema, libro scritto con metodi provenienti dal mondo del cinema, si nota che negli scrittori italiani (come ad esempio: Ammaniti, Veronesi, De Cataldo e Mazzantini), le tecniche filmiche abbiano invaso il loro stile che si arricchisce di citazioni, termini specifici e la scena diventa “statuto narrativo”.
Ne deriva la conclusione che nell’epoca contemporanea sussiste una vera e propria intromissione delle tecniche cinematografiche all’interno della scrittura, col risultato di una modifica di linguaggio, struttura del testo e contenuti.