dc.contributor.advisor |
Coonan, Carmel Mary |
it_IT |
dc.contributor.author |
Cucinotta, Giacomo <1983> |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-10-10 |
it_IT |
dc.date.accessioned |
2016-12-23T05:03:27Z |
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dc.date.available |
2016-12-23T05:03:27Z |
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dc.date.issued |
2016-11-02 |
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dc.identifier.uri |
http://hdl.handle.net/10579/8852 |
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dc.description.abstract |
Tra i numerosi fattori possono influire sull’apprendimento di una lingua seconda o straniera, la Motivazione è considerata talmente importante da poter essere ritenuta in grado di sopperire ad altre eventuali mancanze del processo d’apprendimento, sia personali sia contestuali. Negli ultimi anni la ricerca sulla motivazione L2 si è concentrata particolarmente su elementi pratici, interni alla classe, come ad esempio le caratteristiche del corso, dell'insegnante e l'uso di strategie motivazioni.
Posta questa premessa, la presente ricerca empirica indaga le opinioni e le esperienze dei docenti di lingue formatisi in Italia, rispetto alla Motivazione ed alle strategie motivazionali. Per farlo utilizza un questionario costruito appositamente per questo scopo.
I risultati mostrano come i docenti italiani reputano la Motivazione il fattore più influente sul buon apprendimento di una lingua e che il docente può contribuire sensibilmente al suo sviluppo e conservazione.
I docenti italiani, così come gli omologhi di altri paesi, ritengono che la principale strategia di motivazione sia la creazione d’un ambiente piacevole e supportivo in cui il docente ha un atteggiamento positivo. Tale elemento può dunque definirsi d’importanza sovracculturale ed essere posto a premessa delle altre strategie.
Tuttavia, nonostante l’importanza attribuita alla Motivazione ed alle strategie per suscitarla, accrescerla e mantenerla, i dati mostrano come i docenti percepiscono l’assenza delle istituzioni accademiche nel processo di formazione delle conoscenze pratiche dei docenti, i quali attribuiscono lo sviluppo della maggior parte del proprio bagaglio tecnico all’esperienza personale, sia per quanto riguarda le strategie motivazionali, sia per la didattica in generale.
Alla luce di questi risultati, è auspicabile che i corsi volti a formare i futuri docenti di lingue integrino i propri curriculum ponendo maggiore attenzione alla pratica ed alla riflessione sulla pratica. |
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dc.language.iso |
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dc.publisher |
Università Ca' Foscari Venezia |
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dc.rights |
© Giacomo Cucinotta, 2016 |
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dc.title |
La Motivazione come Strumento Glottodidattico: una ricerca empirica tra i docenti di lingue. |
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dc.title.alternative |
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dc.type |
Master's Degree Thesis |
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dc.degree.name |
Scienze del linguaggio |
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dc.degree.level |
Laurea magistrale |
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dc.degree.grantor |
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati |
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dc.description.academicyear |
2015/2016, sessione autunnale |
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dc.rights.accessrights |
openAccess |
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dc.thesis.matricno |
835772 |
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dc.subject.miur |
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dc.description.note |
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dc.degree.discipline |
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dc.contributor.co-advisor |
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dc.subject.language |
SPAGNOLO |
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dc.date.embargoend |
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dc.provenance.upload |
Giacomo Cucinotta (835772@stud.unive.it), 2016-10-10 |
it_IT |
dc.provenance.plagiarycheck |
Carmel Mary Coonan (coonancm@unive.it), 2016-10-24 |
it_IT |