Abstract:
Il trasferimento internazionale di beni in modo sempre più veloce ed economico ha reso necessaria l’integrazione tra le differenti modalità di trasporto – terra, mare e aria – per utilizzare ogni mezzo nella tratta dove è possibile ottenere maggiori vantaggi. È chiaro come l’introduzione dei containers abbia rivoluzionato il settore abbattendo i costi e aumentando la velocità. Il grado più elevato di integrazione tra le diverse tipologie di movimentazione della merce è il trasporto multimodale, che consiste nel trasferimento di un carico con l’utilizzo di almeno due modalità distinte al di sotto di un unico contratto stipulato con il vettore multimodale, il quale è direttamente responsabile per tutti i danni, le perdite o i ritardi nella consegna che si registrano, indipendentemente dal fatto che la tratta sia o meno eseguita da un subvettore da lui incaricato in proprio nome e per proprio conto. Sarà sempre il vettore multimodale a rispondere al mittente, salvo poi il diritto di rivalsa sul subvettore che ha eseguito materialmente una particolare tratta nel caso in cui l’evento sia localizzabile in essa. Nel 1980 le Nazioni Unite hanno predisposto una convenzione per regolare il trasporto multimodale, ma ancora oggi non esiste ancora una disciplina internazionale in vigore. Solo uno strumento non convenzionale creato dall’UNCTAD e dalla ICC si è diffuso tra gli operatori ed ha ispirato altre organizzazioni per la creazione di modelli che molte imprese utilizzano.