Abstract:
Nel 2014 uno scrittore francese è stato insignito del premio Nobel “per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e svelato l’universo dell’Occupazione”: Patrick Modiano.
Sebbene esistano diversi saggi e molti lavori universitari a proposito di questo scrittore straordinario, abbiamo voluto analizzare un aspetto ancora inesplorato del suo universo letterario che merita di rientrare a pieno titolo tra gli studi relativi all’opera dell’autore.
In primo luogo, ci siamo dedicati alla biografia dell’autore, vista la sua rilevanza in relazione all’opera, e abbiamo tracciato un percorso generale dell’opera stessa. In seguito, ne abbiamo messo in luce i temi fondamentali e, analizzando la critica letteraria che ruota attorno all’autore, abbiamo espresso il nostro punto di vista: la lettura di Modiano non deve limitarsi al solo tema della memoria, ma deve prendere in considerazione anche l’aspetto dell’angoscia e del trauma.
In un secondo momento, attraverso l’analisi dei suoi romanzi degli anni 2000, abbiamo osservato la geografia dell’angoscia che si manifesta nella sua scrittura, individuando e descrivendo le tracce del disagio che l’autore ha seminato nella sua opera recente.
In conclusione, abbiamo cercato di scoprire se esista una via d’uscita a questo malessere assolutamente contemporaneo che affonda ancora oggi le sue radici nella buia notte dell’Occupazione.