Abstract:
Con l’avvio della finanza comportamentale si comincia ad osservare che la mente umana non rispecchia i canoni della razionalità assoluta ma usufruisce di filtri cognitivi che processano e semplificano gli eventi in modo da giungere ad un risultato perlomeno soddisfacente. A seguito di una serie di vicende normative, viene definita in Italia la figura del consulente finanziario. Questo soggetto ha il compito di sostenere l’investitore nelle proprie scelte finanziarie anche evitando che esso compia errori sulla base di distorsioni cognitive che portano ad alterazioni decisionali significative. Affinché l’advisor possa compiere la sua funzione, è opportuno che il cliente si affidi totalmente ad esso. Ecco che dunque la fiducia gioca un ruolo chiave nella relazione che intercorre tra le due figure e nell’intero sistema finanziario. La tesi mira a studiare alcuni aspetti caratteristici da cui dipende il rapporto di fiducia tra consulente ed investitori sulla base di un’analisi statistica mediante impiego di dati derivanti da un questionario appositamente proposto ad un insieme di consulenti finanziari.