Abstract:
Partendo dall'analisi dell'evoluzione e dei cambiamenti interni ed esterni che le istituzioni museali hanno avuto nel corso della storia, l'elaborato da me presentato vuole caratterizzarsi come un focus sulla relazione del museo con la società, ed in particolare con il pubblico cui si rivolge, che viene spesso erroneamente considerato come "grande pubblico": una massa indistinta di soggetti uguali, cui l'istituzione si interessa unicamente da un punto di vista finanziario e di "numeri".
La tesi da me presentata vuole porre l'accento proprio su questa dimensione, quella del pubblico. Per un'osservatore esterno e disinteressato, è facile cadere in una visione appiattita ed omogenea di tale relazione: quello che si vuole dimostrare in questa sede, è che nel rapporto museo-pubblico, si vengono ad instaurare molteplici relazioni differenti, che vedono sì l'interesse da parte dell'istituzione per un pubblico che porta finanziamenti, ma anche per un pubblico che è visitatore e che richiede delle specifiche attenzioni, in quanto al suo interno è composto da moltissime caratteristiche, esperienze ed aspettative diverse che al museo è richiesto di soddisfare. Questo è il "pubblico comunitario", quello che frequenta il museo abitualmente, e che riconosce nell'istituzione culturale un valore aggiunto per la propria vita e per la propria stabilità ed armonia sociale.
Vi è poi una terza tipologia di pubblico: quella della "domanda potenziale". Questa fascia è composta da coloro che non vanno al museo, e che sempre di più si cerca di raggiungere attraverso ciò che viene definito "audience development", ossia l'introduzione nella gestione museale di metodologie e figure professionali tipiche della conduzione manageriale, allo scopo di studiare le modalità più adeguate per un ampliamento del pubblico ed una maggiore fruizione e sviluppo della conoscenza della realtà museale stessa.
Tre tipologie di pubblico, quindi, analizzate secondo differenti punti di vista, che rispecchiano il cambiamento, in parte già attivo ed in parte in via di mobilitazione, che manifestano i musei oggi. Un processo che va a smuovere le istituzioni culturali in tutti gli aspetti che le costituiscono, manifestando la forza che queste realtà possono avere nell'impatto e nella relazione con il sociale, che non è aspetto accessorio nella loro gestione, ma punto di partenza e di arrivo per un'istituzione che voglia essere riconosciuta come creatrice di valore e che voglia lasciare un segno forte all'interno del contesto in cui opera.