Abstract:
La tesi si propone di analizzare il ruolo degli artisti veneziani durante il momento di avvio della Biennale, cercando sottolineare le mansioni e le responsabilità che vennero loro affidati. L’iniziativa, nata dalla volontà degli artisti veneziani, docenti e allievi dell’Academia, membri del Circolo Artistico o affiliati alla Famiglia Artistica, sarà in seguito gestita quasi autonomamente dalla nuova figura del Segretario Generale, Antonio Fradeletto. La tesi affronta, attraverso un’analisi dei documenti d’archivio, questo delicato momento di passaggio di potere, riportando le vicende avvenute in seno all’amministrazione durante i primi anni della Biennale. Sono inoltre messe in luce similitudini e differenze con un diretto antecedente, l’Esposizione Nazionale Artistica del 1887, e con le altre esperienze espositive estere. Viene poi esaminata la produzione artistica dei veneziani, attraverso un’analisi delle opere da loro scelte per rappresentare la produzione locale in un contesto internazionale. Attraverso le riviste e i periodici dell’epoca si riporta la fortuna critica che tali opere ebbero sulla stampa locale e nazionale, nel tentativo di verificare se gli ideatori della Biennale riuscirono nella difficile impresa di emergere e farsi notare in un contesto artistico così vasto e internazionale. Sono infine riportati grafici e tabelle che illustrano in percentuale la presenza degli artisti veneziani all’interno delle cariche amministrative, tra gli artisti espositori, tra i premiati e infine tra le opere citate dalla stampa.