Abstract:
A lungo considerate fattori negativi di perturbazione della razionalità, negli ultimi anni le emozioni hanno assunto una legittimazione sociale e scientifica del tutto inedita. Il mio lavoro intende dimostrare – all’interno di un quadro di riferimento teorico filosofico, psicologico e neuro-scientifico - come la natura delle emozioni sia insieme razionale e irrazionale, corporale e cognitiva, individuale e sociale, superando così un certo modo di pensare, profondamente radicato nella cultura occidentale (scientifica e non), che separa il corpo dalla mente, la natura dalla cultura, l'universale dal relativo, la ragione dalle emozioni. Partendo da tale assunto, verificherò – anche attraverso la ricerca empirica - se e come l’Intelligenza Emotiva possa trovare applicazione e valorizzazione in ambito lavorativo. L’approdo della mia ricerca sarà considerare l’organizzazione, da un punto di vista sistemico, ovvero nella relazione tra assetti tangibili e assetti in-tangibili. In questo modo si vedrà ridimensionata la razionalità strumentale, che facilmente assimila l’uomo alla macchina, e si andrà a recuperare l’imprescindibile ed insostituibile valore della soggettività. La “capacitazione” soggettiva, che deriva dalla combinazione di razionalità ed emozionalità, può essere oggi - più delle mere competenze tecnico-specialistiche - la vera fonte di vantaggio competitivo per le imprese.