Abstract:
In questo saggio vorrei soffermarmi su un fenomeno ancora minimizzato e poco studiato nell’ambito delle ricerche accademiche: si tratta del fenomeno de lo Japonisme, ma non quello sviluppatosi in Francia come si è soliti pensare, bensì quello sviluppatosi successivamente in Italia. A prima vista sembrerebbe un’argomentazione inverosimile e contestabile. Tuttavia, sebbene ovviamente in maniera più marginale e con qualche decennio di ritardo rispetto alla controparte francese, anche nella nostra penisola si manifestò questo fenomeno denominato “giapponismo”.
Analizzare un fenomeno ampio come il giapponismo – anche presupponendo di esaminarlo solo nell’ambito italiano – può essere piuttosto dispersivo in quanto si può spaziare dalla pittura alla scultura, dalla musica al teatro, dall’architettura al design e così via.
Per questo motivo mi focalizzerò principalmente sull’arte della pittura, tralasciando altri interessanti sviluppi artistici derivati dall’arte giapponese (come, ad esempio, le arti grafiche) che influenzarono notevolmente la creatività dei nostri artisti europei fino ai giorni nostri.
Esaminerò dapprima le caratteristiche delle xilografie giapponesi tramite alcune opere esemplificative dei maggiori esponenti dell’impressionismo francese che, applicando le teorie e i mezzi artistici giapponesi, oltre a rivoluzionare gli stagnanti canoni classici delle scuole accademiche, trassero enormi benefici per aggiornare la propria arte; infine ci sposteremo in Italia e cercherò di mettere in evidenzia, tramite confronti visivi diretti, come anche i nostri artisti abbiano risentito dell’influsso di quest’arte innovativa. In particolar modo di come i pittori toscani e il movimento macchiaiolo siano riusciti a rinnovarsi tramite lo studio delle ukiyo-e, iniziando un lento ma continuo processo di rinnovamento che stravolgeranno gli insegnamenti ufficiali delle scuole d’arte dell’epoca.
L’idea di trattare questo argomento è nata dal mio interesse per l’arte giapponese, iniziato frequentando il mio primo corso universitario di Storia dell’arte giapponese tenuto dalla Professoressa Rossella Menegazzo nel 2011 all’università Ca’ Foscari di Venezia. In particolar modo rimasi colpita ad una lezione dove era stato accennato come l’arte europea fosse stata fortemente influenzata dall’arte giapponese, tramite la visione di alcuni confronti visivi con le stampe policrome giapponesi.
Rimasi sorpresa anche perché, durante le lezioni di arte seguite alle scuole medie e superiori, studiando Van Gogh e altri artisti impressionisti, non si sia mai fatto alcun accenno a questo importante fenomeno. Ebbi già allora modo di fare alcune ricerche personali in merito e, infine, decisi di portare lo Japonisme come parte della tesina della maturità.