Abstract:
Stato dell’arte: l’antropologia dell’olfatto non è la più facile da esaminare vista la sua volatilità e volubilità. Autori contemporanei, italiani e stranieri, hanno argomentato sull’olfatto, ma mancano vere e proprie applicazioni. Inoltre società indigene, come gli Indiani Americani, utilizzano tutt’oggi l’olfatto per comunicare la propria spiritualità.
Metodologia di ricerca: Panoramica sull’utilizzo dell’olfatto in alcune professioni e approfondimento etnografico con professionisti in servizio d’emergenza territoriale. L’approccio è sperimentale e derivato da un metodo olistico degli Indiani del Nord America: la ‘Medicine Wheel’, per testare l’effettivo utilizzo dell’olfatto. La parte del benessere spirituale è stata condotta focalizzando l’attenzione sulla purification/smudging degli Indiani Americani grazie al contatto stabilito presso la University of Pennsylvania.
Obiettivi e implicazioni per l’antropologo: La caratteristica liminale dell’olfatto è stare in equilibrio tra il prettamente materiale e l’inafferrabile memoria personale. Popoli indigeni usano tutt’oggi la pratica di odorare il fumo di piante sacre per raggiungere un benessere totale. Ci sono professioni che utilizzano l’olfatto in modo materialmente utile, anche se non consapevolmente. Rilevare l’uso dell’olfatto in un modo olistico, all’interno di differenti lavori, può rivelare un mondo rimasto finora nell’ombra, svelandone i ricordi.