Abstract:
Il presente elaborato mira a indagare e ad unire, a partire dalla filosofia di Merleau-Ponty, due aspetti da lui toccati: l’estetica dello spazio e la politica.
Dopo una prima analisi della concezione spaziale a livello fisico in cui sono esaminate alcune problematiche affrontate nella sua fenomenologia, si passa a quella dello spazio sociale all’interno del quale l’arte ha un ruolo particolarmente attivo per la realizzazione della società stessa. Ci si sposterà poi sul tema politico, percorrendo i cambiamenti del filosofo: la sua posizione fu particolarmente criticata poichè attraversata da fasi contrastanti, accumunate dal confronto con la corrente comunista e l’idea principale di un umanesimo socialista.
E proprio l’arte, a mio avviso, mette in comunicazione lo spazio politico con quello estetico, grazie alla possibilità di apertura verso la verità e la carnalità del mondo, considerando che il ruolo svolto era di concedere all’uomo una visione più genuina e critica del nostro rapporto col mondo. Portando avanti questa idea nel contemporaneo e confrontandomi con testi critici, principalmente di Carbone, Barbaras e Gallagher, si giungerà al punto per cui la realizzazione di una politica umanista porterebbe ad una perfetta condizione sociale in cui i rapporti tra uomo/uomo ed uomo/mondo sono rispettati pienamente.
In conclusione, verranno analizzate delle opere d’arte che illustreranno le loro potenzialità di indagine all’interno dello spazio sociale in cui viviamo oggi.