Abstract:
Attraverso un'analisi delle industrie culturali nel panorama mondiale contemporaneo viene in rilievo un atteggiamento del mercato anglofono, uno dei maggiori al mondo, nei confronti dell'alterità: il world cinema.
Un riconoscimento della singolarità di ogni cinema nel mondo renderebbe inappropriato qualsiasi approccio sistematico al cinema mondiale, dal momento che il panorama globale delle pratiche cinematografiche di produzione, distribuzione e fruizione si presenta eterogeneo ed irriducibile ad una prospettiva totalizzante, pena l’esclusione o la distorsione dei cinema stranieri.
In quanto metodo e non teoria sistematica o disciplina, il world cinema è un modo di studiare il cinema che fa riferimento alle "ondate" di film e ai movimenti artistici che hanno segnato la storia del mezzo, così da ottenere una geografia flessibile dei cinema mondiali.
Ad un analisi dell'apparato teorico, fiorito intorno a tale concetto allinterno delle accademie anglofone, vine proposta un'analisi della collaborazione tra la Cineteca di Bologna e la Film Foundation statunitense finalizzata al restauro del patrimonio cinematografico mondiale: il World Cinema Project.