Residenza Fiscale ed Esterovestizione societaria

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dc.contributor.advisor Viotto, Antonio it_IT
dc.contributor.author Pelliciari, Camilla <1990> it_IT
dc.date.accessioned 2016-02-09 it_IT
dc.date.accessioned 2016-05-04T11:46:22Z
dc.date.issued 2016-03-02 it_IT
dc.identifier.uri http://hdl.handle.net/10579/7895
dc.description.abstract La tesi affronta le tematiche della residenza fiscale delle persone giuridiche in ambito nazionale e internazionale analizzando poi il fenomeno della localizzazione fittizia di una società, ovvero l’esterovestizione societaria la quale presenta un carattere di forte attualità. In primo luogo, l’analisi è volta alla normativa italiana in particolare in relazione all’articolo 73 del Tuir all’interno del quale sono evidenziati i criteri, tra loro alternativi ,attraverso i quali si determina il collegamento con il territorio dello Stato Italiano ossia la sede legale o l’oggetto principale o la sede dell’amministrazione i quali devono sussistere per la maggior parte del periodo d’imposta nel territorio dello stato. Poi lo studio è stato rivolto, per avere una visione più completa, al contesto internazionale focalizzando l’attenzione sul Modello Ocse contro le doppie imposizioni e sul relativo Commentario in particolare sull’articolo 4 e sul criterio del “place of effective management” (la sede di direzione effettiva), il quale rappresenta la “tie breaker rule” per i soggetti diversi dalle persone fisiche di cui si trova riferimento al paragrafo 3 del presente articolo. All’interno dell’elaborato si è proceduto, inoltre, analizzando le modifiche a cui il Modello e il Commentario sono stati sottoposti fornendo, in seguito, una spiegazione del legame esistente tra la nozione di sede di direzione effettiva e lo svolgimento, da parte di una società, dell’attività economica in un dato territorio nel rispetto della libertà di stabilimento e delle norme antiabuso. Il tutto attraverso l'utilizzo di alcune tra le più importanti pronunce della Corte di Giustizia Europea e della legislazione antiabuso ad opera della Commissione Europea. La tematica della residenza fiscale assume rilievo in abito tributario in riferimento ad uno dei fenomeni che oggigiorno sembrano aver preso piede in modo rilevante nel contesto internazionale, l’esterovestizione societaria. Con tale termine si intende la localizzazione fittizia di un soggetto giuridico solitamente in un Paese nel quale il trattamento fiscale risulta inferiore a quello nazionale con lo scopo primario di sottrarsi agli adempimenti spettanti nello Stato di appartenenza, esaminando primariamente gli aspetti teorici della materia per procedere poi all’identificazione delle prove a carico sia dell’Amministrazione Finanziaria sia del contribuente in caso di contestazione. In conclusione, vengono affrontate le conseguenze legate alla presunzione di esterovestizione da punto di vista penale-tributario soffermandosi infine sul caso Dolce&Gabbana. it_IT
dc.language.iso it_IT
dc.publisher Università Ca' Foscari Venezia it_IT
dc.rights © Camilla Pelliciari, 2016 it_IT
dc.title Residenza Fiscale ed Esterovestizione societaria it_IT
dc.title.alternative it_IT
dc.type Master's Degree Thesis it_IT
dc.degree.name Amministrazione, finanza e controllo it_IT
dc.degree.level Laurea magistrale it_IT
dc.degree.grantor Dipartimento di Management it_IT
dc.description.academicyear 2014/2015, sessione straordinaria it_IT
dc.rights.accessrights closedAccess it_IT
dc.thesis.matricno 828607 it_IT
dc.subject.miur it_IT
dc.description.note it_IT
dc.degree.discipline it_IT
dc.contributor.co-advisor it_IT
dc.date.embargoend 10000-01-01
dc.provenance.upload Camilla Pelliciari (828607@stud.unive.it), 2016-02-09 it_IT
dc.provenance.plagiarycheck Antonio Viotto (antonioviotto@unive.it), 2016-02-22 it_IT


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